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Decreto migranti, l'ira di Zingaretti su Di Maio e Conte

Il segretario del Pd ha riunito i suoi per metterli in guardia sui "metodi" usati dagli alleati

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nicola Zingaretti ha convocato Dario Franceschini, Roberto Gualtieri e Francesco Boccia per fare il punto della situazione all’interno del Pd. Ai ministri ha spiegato, come riporta Il Messaggero, che il nuovo governo sta facendo “una corsa a piantare le bandierine, una competition per lo strapuntino da rivendicare a ogni costo: così non va bene”. Per il segretario dem si tratta di “un pantano: ciò di cui l’Italia non ha bisogno”.

L’attacco agli alleati e al premier Conte

“Non sono irritato. Sono preoccupato“, ha dichiarato Zingaretti a Repubblica. “È un film già visto e questi film finiscono male”. Il leader del Pd si riferisce così a Luigi Di Maio: “Pensiamo insieme all’Italia, alle persone non ognuno al proprio orticello in maniera egoista. Al Paese serve un orizzonte con politiche efficaci e in un momento difficile nascono solo con uno sforzo corale. Non con furbizie e sgambetti, metodi vecchi e usurati che logorano e basta”.

Il governatore del Lazio ha poi lanciato un’accusa ai suoi stessi alleati e al premier Conte: “Sono a caccia di visibilità e fanno la battaglia solo per quella”. Secondo il segretario dem, “il Pd sarà la formazione più unitaria e di maggiore spinta al cambiamento”. Con un solo limite: “Se gli altri pensano solo a piantare bandierine se ne assumeranno la responsabilità”.

La mossa di Luigi Di Maio

La molla che ha scatenato la furia di Zingaretti è il decreto sui migranti, in presentazione oggi alla Farnesina alla presenza del Guardasigilli Alfonso Bonafede. Luigi Di Maio lo ha annunciato ieri sera, dopo aver spiegato che sul tema dei rimpatri “siamo fermi all’anno zero”.

Durante la trasmissione “Dritto e rovescio” di Rete4, il ministro degli Esteri ha spiegato: “Chi può stare qui deve essere redistribuito negli altri Paesi ma non possiamo aspettare due anni per sapere se possono stare qui o se possono essere rimpatriati. Firmerò un decreto che ci permetterà in 4 mesi di capire se le persone che arrivano possono stare o devono essere rimpatriate”.

Fonte foto: Ansa

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