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De Luca scatena l'ironia contro i 60mila assistenti civici

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha commentato con pungente ironia la scelta del governo di istituire i 60mila assistenti civici

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante una diretta Facebook, ha fatto il punto sulla situazione contagi di coronavirus nella regione. Poi ha aperto una parentesi per commentare la scelta del governo di istituire la figura degli assistenti civici, definendola con ironia una “decisione mistica”.

“Il governo ha deciso che useranno 60mila assistenti volontari”, ha detto De Luca. “Noi magari pensavamo ai 240 milioni, al fondo sanitario… bene, il governo, devo dire, ci apre comunque il cuore alla speranza. E infatti ha deciso questa straordinaria operazione, direi mistica“.

Il governatore ha proseguito: “Abbiamo posto la domanda: che devono fare? Possono fare la multa a chi non porta la mascherina obbligatoria? No. Possono multare chi non mantiene i tavoli distanziati nei ristoranti? No. Possono intervenire a controllare un po’ la movida? No. Possono regolamentare un po’ il traffico? No”.

Assistenti civici, De Luca: “Faranno gli esercizi spirituali”

“E allora ci domandiamo: cosa devono fare? Ci è stato risposto che possono fare moral suasion. Cioè faranno in pratica gli esercizi spirituali”, ha chiosato ironicamente De Luca. “Quindi noi vedremo 60mila persone andare in giro con il saio con sopra scritto: ‘Pentiti, è colpa tua‘, nei vicoli, nei mercati, fra gli stand dei venditori di frutta”.

Assistenti civici, De Luca: “Formati alla scuola del niente”

“Abbiamo anche domandato: saranno persone con una qualche specializzazione, per fare la moral suasion?”, ha continuato De Luca. “Saranno sociologi, psicologi, educatori? No. Hanno fatto una formazione professionale? No. Si sono formati alla scuola del niente e saranno chiamati a fare il nulla“.

“Possiamo consolarci, il governo ha deciso di ridare vita, dopo 8 secoli, al movimento degli spirituali, con gli allievi di Ubertino da Casale e Jacopone da Todi, in giro a portare la buona novella”, ha concluso il presidente della Campania. “Mi auguro alla fine che non vengano a bussare alla porta di casa alle 3 del pomeriggio, quando qualcuno di noi si sarà appena assopito”.

Fonte foto: ANSA
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