Davide Pavan, 17 anni, travolto e ucciso da poliziotto ubriaco: fidanzata sconvolta
Davide Pavan: il dolore dei genitori e della giovane fidanzata che ha trovato il corpo senza vita del 17enne lungo la strada su cui è stato investito
I familiari di David Pavan e la sua giovane fidanzata non si danno pace. Il ragazzo 17enne, domenica scorsa, intorno alle 22.00, era a bordo del suo scooter quando un’auto guidata da un poliziotto 28enne l’ha travolto, uccidendolo. Nella loro dimora di Morgano, una dozzina di chilometri da Treviso, la madre e il padre dell’adolescente sono a pezzi. “Spero che almeno tutto questo dolore possa spingere altre persone a riflettere: non ci si mette alla guida dopo aver bevuto”, dicono sconfortati al Corriere della Sera.
L’investitore, Samuel Seno, oltre a essere un agente della questura di Treviso, è un giocatore di rugby che proprio domenica, dopo l’ultima partita di campionato, pare avesse festeggiato il suo addio alla squadra. Sicuramente aveva bevuto prima di mettersi al volante visto che il tasso alcolico nel sangue era di 1,10, ben oltre il limite consentito di 0,5.
I genitori di Davide Pavan: “Ci fa stare ancora più male l’idea che ad ammazzare nostro figlio sia stato un agente”
“Ci fa stare ancora più male l’idea che ad ammazzare nostro figlio sia stato un agente”, spiega la madre di Davide che aggiunge: “Uno che per lavoro gli incidenti di questo tipo dovrebbe contrastarli”. Il marito, cioè il padre della vittima, è anche pervaso da un cruccio che non gli dà pace: “Un dubbio che mi è entrato nella testa: e se le cose ora non andassero come dovrebbero? E se alla fine di tutto, non ci fosse giustizia?».
Seno ora si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale. La sua auto, al momento dell’incidente, ha invaso la corsia opposta, quella su cui viaggiava Pavan. L’urto è stato fatale. Il dramma si è consumato nel giorno della festa della mamma. “È il giorno in cui i figli portano un fiore alla loro mamma. D’ora in avanti sarà il giorno in cui io dovrò portare un fiore a mio figlio, al cimitero”, racconta la mamma del 17enne
Davide Pavan, il corpo senza vita scoperto dalla fidanzata: “Credeva davvero di poterlo salvare, ma era già morto”
La prima a trovare Davide dopo l’incidente è stata la sua giovane fidanzata, con la quale Pavan aveva intrecciato una storia da circa un anno. Il 17enne è stato travolto mentre stava tornando a casa dopo essere stato proprio da lei, la quale, avendo provato a telefonargli per sapere se era tutto ok e non avendo ricevuto risposta, con il cellulare lo ha geolocalizzato e ha notato che il segnale rimaneva fermo lungo la strada.
“S’è preoccupata e ha chiesto ai genitori di accompagnarla”, spiega la mamma di Pavan. La ragazzina si è così lasciata guidare da quel puntino sul cellulare. “Quando siamo arrivati – racconta sempre la madre della vittima – era sdraiata sopra di lui, lo abbracciava. Ci ha detto: “Lo sto riscaldando con il mio corpo”. Credeva davvero di poterlo salvare, ma era già morto. È rimasta stretta al suo fidanzatino per un tempo interminabile”.