Crisi di governo, le questioni aperte di Salvini e Di Maio
A gennaio aumenterà l'Iva e si dovranno trovare soluzioni per bloccare i 23 miliardi di aumenti
Matteo Salvini ha ufficializzato la crisi di governo e sono molte le misure da adottare per non lasciare il Paese nel caos. Oltre a mettere al riparo i conti pubblici, bisognerà bloccare i 23 miliardi di aumenti Iva che scatteranno da gennaio se non si dovessero trovare misure alternative.
Un cambio di governo in piena sessione di bilancio non sarà d’aiuto alla già difficile messa a punto della legge. Ma il nodo politicamente più sensibile sembra essere quello dell’Iva, poiché la fine dell’esecutivo gialloverde farebbe sfumare anche le promesse di taglio delle tasse, voluto dai leghisti, o di riduzione del cuneo fiscale, caro al Movimento 5 Stelle.
Per quanto riguarda l’Iva, un nuovo governo che si formasse a ottobre-novembre avrebbe poche settimane per capire come evitare che l’aliquota Iva ordinaria salga dal 22 al 25,2% e quella agevolata al 10% passi al 13%. Il nuovo governo potrebbe mettere in campo un decreto per spostare l’entrata in vigore dei rincari, anche solo di qualche mese, per avere il tempo di studiare un piano di spending review o di revisione delle tax expenditures.
Bruxelles, in caso di elezioni anticipate, potrebbe concedere a un nuovo esecutivo italiano un po’ di tempo in più per presentare la bozza del bilancio. La scadenza è fissata alla metà di ottobre, mentre il disegno di legge vero e proprio va presentato alle Camere entro il 20 ottobre.