Crisi di governo, Salvini attacca Renzi e Boschi: la loro replica
Dopo l'attacco sferrato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini a Matteo Renzi e a Maria Elena Boschi, è arrivata la replica sui social
Dopo l’attacco sferrato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini al senatore Pd Matteo Renzi e la deputata Pd Maria Elena Boschi, è arrivata attraverso i social la loro replica.
Crisi di governo, Renzi risponde a Salvini
In risposta alle intenzioni di Salvini di ostacolare il ritorno al governo di Renzi, l’ex premier ha scritto su Facebook: “Tranquillo, omonimo, io non entro nel Governo Istituzionale. Per decenza delle istituzioni e per la salvezza del Paese mi basta che tu esca il prima possibile. Così l’Italia eviterà l’aumento dell’IVA, riprenderà il ruolo in Europa e ci sarà un ministro dell’Interno che finalmente difenda la nostra sicurezza anziché seminare odio”.
Matteo Renzi conclude il post lanciando a sua volta una frecciatina a Salvini: “Io non torno al Governo, tranquillo. Ma tu quando ti dimetti?“.
Open Arms, Boschi in difesa di Littizzetto e Murgia
Boschi invece ha focalizzato il proprio post in difesa delle donne attaccate recentemente dal leader del Carroccio: “Salvini adesso se la prende con altre donne. Nel suo mirino sono finite Luciana Littizzetto e Michela Murgia colpevoli, secondo Salvini, di aver difeso i minori bloccati da giorni a bordo della Open Arms chiedendo che venissero fatti sbarcare”.
Maria Elena Boschi prosegue nel post su Facebook: “Ovviamente, è iniziata la gogna mediatica sui profili collegati a Salvini e alla Lega che ha scatenato contro di loro il peggior repertorio di insulti grevi e sessisti. Come sempre, con il benestare di Salvini che non solo accende la miccia, ma non cancella nessuna delle frasi ignobili postate contro di loro”.
Poi, la deputata Pd conclude con un annuncio: “Dal momento che pare che tra l’altro siano state utilizzate risorse pubbliche per alimentare i social, presenterò una interrogazione perché sarebbe ancora più grave se fossero stati spesi soldi di tutti noi per questi attacchi truci. Indipendentemente dai soldi utilizzati, resta la gravità di una strategia ignobile che si ripete: si attaccano delle donne per le opinioni che esprimono non criticandole sul merito, ma offendendole in quanto donne. Sicuramente Littizzetto e Murgia non si fanno intimidire e certamente Salvini non ci indurrà al silenzio, ma dobbiamo continuare a ribellarci all’odio istigato via social. Io ci sono e non ho paura”.