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Crisi di governo, Draghi presenta le dimissioni: Mattarella le respinge, cosa succede

Il premier ha comunicato la sua decisione al Consiglio dei Ministri dopo il lungo colloquio col presidente Mattarella

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Mario Draghi ha comunicato al Consiglio dei Ministri di aver deciso di dimettersi dall’incarico di presidente del Consiglio, ma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di respingerle rinviando la decisione alle Camere. Il Quirinale, attraverso una nota pubblicata nella serata di giovedì 14 luglio, ha sottolineato che nel colloquio si è registrata “una totale identità di vedute”.

Subito dopo il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ex M5S, ha dichiarato che “senza Draghi andiamo al buio”, facendo poi riferimento all’innalzamento dello spread, ai tassi di interessi sui mutui, all’impossibilità di varare i decreti sulle bollette, sul caro benzina, sull’inflazione, sul tema del cuneo fiscale e del salario minino.

La comunicazione di Draghi

Questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più“. Esordisce così la comunicazione, diramata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, con la quale Mario Draghi ha annunciato al CdM di aver preso la decisione di dimettersi.

Mario Draghi dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il premier ha spiegato: “È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente”.

“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti – ha concluso Draghi in CdM-. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani”.

Al termine della comunicazione fatta al Consiglio dei Ministri, secondo quanto si apprende, i presenti hanno applaudito e ringraziato Draghi, con il ministro Orlando che avrebbe invitato l’ex banchiere a ripensarci.

Poco dopo le 19.10 Draghi ha lasciato Palazzo Chigi e pochi minuti dopo è arrivato al Quirinale per rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica che però, come svelato, ha deciso di respingere le dimissioni.

Dimissioni Draghi, quando parlerà

In serata, come annunciato nella nota, il presidente Mario Draghi si è recato nuovamente al Quirinale per presentare le dimissioni che il presidente Mattarella ha successivamente respinto per far rimandare la decisione alle Camere.

Secondo quanto appreso da fonti ministeriali, infatti, il premier riferirà alle Camere mercoledì per spiegare a deputati e senatori i motivi che lo hanno spinto a mollare il governo e presentare le proprie dimissioni.

Crisi di governo, le opinioni

Matteo Salvini, tramite una nota pubblicata dalla Lega, ha puntato il dito contro il M5S: “La Lega è stata leale, costruttiva e generosa per un anno e mezzo, ma da settimane il presidente Draghi e l’Italia erano vittime dei troppi No del Movimento 5 Stelle e delle forzature ideologiche del Partito democratico. La Lega, unita e compatta anche dopo le numerose riunioni di oggi, condivide la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani”.

Il Partito Democratico invece è pronto a ricostruire la nuova maggioranza, come annunciato da fonti del Nazareno: “Ora solo al lavoro perché mercoledì alle Camere si ricrei la maggioranza e il Governo Draghi possa ripartire. Il Paese piomba in una crisi gravissima che non può permettersi”.

Poco prima della decisione del presidente Draghi di dimettersi il segretario Enrico Letta aveva dichiarato: “Credo che per l’interesse del Paese il governo Draghi debba andare avanti. Credo che sia un interesse di tutti che il governo prosegua. Un interesse che sta maturando anche con fortissime spinte che provengono da ovunque, anche dalle parti sociali, dal mondo del lavoro, dall’Unione europea”.

Anche il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta aveva dato la propria opinione: “L’Italia non può’ fare a meno di Mario Draghi. Dobbiamo portare a termine il lavoro iniziato 17 mesi fa. Non possiamo perdere, in momenti cosi’ difficili, la credibilità e fiducia conquistate in Europa e nel mondo”.

La reazione della Borsa

Mentre il premier Draghi si trovava al Quirinale a discutere col presidente Sergio Mattarella, la Borsa di Milano ha chiuso in negativo in risposto alla crisi politica in atto.

Il Ftse Mib, infatti, ha chiuso la seduta in forte tensione lasciando sul terreno il 3,44% a 20.554 punti. Qui, nel dettaglio, l’andamento della Borsa.

Fonte foto: ANSA
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