Covid, Matteo Salvini si autodenuncia: "Uscirò di casa a Natale"
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha detto che violerà eventuali divieti e a Natale uscirà di casa per fare volontariato
Matteo Salvini ha annunciato che non osserverà le misure restrittive che vieteranno, molto probabilmente, di uscire di casa dal 24 al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Il leader della Lega, in attesa dell’ufficialità che sarà data stasera dal premier Giuseppe Conte in diretta tv, lo ha dichiarato sul suo account Instagram.
Salvini si autodenuncia: “Uscirò di casa lo stesso”
“Mi autodenuncio: se la scelta del governo sarà che non si può uscire di casa il 24, 25 e 26 neanche per portare un piatto caldo a chi dorme in strada, bene io lo farò lo stesso, come da anni sono abituato a fare, per portare dei doni ai bimbi più sfortunati”, ha detto Matteo Salvini.
Il leader della Lega ha aggiunto: “Non potete chiudere in casa il cuore degli italiani. Lo preannuncio, se ci sarà il tutti chiusi in casa io esco, io aiuto, io porto un pasto caldo, una coperta“.
“Non potete congelare il cuore degli italiani – ha concluso -. Dividere le famiglie non ha senso, non c’è decreto che esista che possa impedire agli italiani di aiutare altri italiani“.
Salvini a Conte: “Prenditi le tue responsabilità”
Nel corso della diretta streaming, Salvini si è poi rivolto direttamente a Conte: “Gli italiani chiedono chiarezza. Conte, decidi, prenditi una volta la responsabilità di dire o sì o no”.
“Si sta ragionando di chiudere in casa gli italiani e nella stessa ora il Senato sta riaprendo le porte agli immigrati. Chiediamo certezze e chiarezze – ha aggiunto -. Innanzitutto i rimborsi devono essere immediati, come in Germania. Aspettiamo che il governo si dia una mossa”.
Quindi, l’appello finale: “Chiedo una mano per questa operazione sorriso. Non esiste Conte, non esiste decreto del governo che possa separare ciò che la tradizione e il buon Dio ha unito. Qui non c’è distinzione politica, nessun decreto può isolare. Chiediamo buon senso, limitare gli spostamenti ma non chiudere. Non si parla di feste, di sciate ma si parla di aiutare gli italiani che hanno bisogno. Diritto alla salute sì, ma il diritto alla vita deve vivere con il diritto al lavoro e il diritto al volontariato”.