Covid e rischio chiusure, parla Lamorgese: appello ai giovani

Si è rivolta direttamente alle famiglie e alle istituzioni la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per un appello: “Credo che sia necessario uno sforzo più incisivo per informare e rendere più consapevoli i giovani, e non solo loro, sui reali rischi che stiamo correndo”. Intervistata dal Messaggero, Lamorgese ha ribadito che la misura di prevenzione dal Covid-19 è “autoimporsi l’uso della mascherina e il rispetto della distanza interpersonale“. Ognuno di noi deve essere “il miglior controllore di se stesso”, altrimenti rischiamo di tornare “ai mesi bui di chiusura della scorsa primavera”.

Proprio i giovani sono i più colpiti dal coronavirus e per questo la ministra si è rivolta principalmente a loro con il suo appello. Per quanto riguarda la possibilità di nuove chiusure, Lamorgese ha messo in chiaro che il governo, “con l’ausilio delle valutazioni del Comitato tecnico scientifico, assumerà le decisioni che riterrà più opportune per prevenire una nuova, eventuale diffusione del contagio“.

Sui nuovi sbarchi di migranti in arrivo soprattutto da Libia e Tunisia e ai rischi di contagio che comportano, Lamorgese ha spiegato che su chi arriva vengono effettuati rigorosi controlli sanitari.

“Di recente sono stati rintracciati soggetti radicalizzati che risultavano già espulsi: sono stati arrestati e di nuovo allontanati dal territorio nazionale”, ha dichiarato Lamorgese. Lunedì prossimo, ha annunciato, andrà a Tunisi dove incontrerà il presidente Kais Saied, e il ministro dell’Interno, Hichem Mechichi, “anche per capire cosa possiamo fare di più per il controllo delle frontiere”.

Intanto, come riporta Ansa, all’hotspot di Lampedusa oggi ci sono più di 500 migranti. Sono quattro i barchini – da 10 a 27 le persone a bordo, tutti tunisini, per un totale di 67 – che sono riusciti ad arrivare autonomamente sulla costa, senza essere intercettati dalle motovedette.