Covid, tornano le zone rosse: le 10 regioni a rischio lockdown
Dieci regioni d'Italia sono a rischio lockdown dopo la recente impennata di casi di coronavirus
L’ultimo monitoraggio dell’Iss sull’andamento della pandemia di coronavirus in Italia ha rivelato che in ben 16 regioni e nelle due province autonome di Trento e Bolzano l’indice Rt è sopra il livello di guardia pari a 1. Non è tutto: stando a quanto si legge su ‘La Stampa’, ci sarebbero 10 regioni a rischio lockdown.
Queste regioni sono a un livello di rischio “moderato” ma “ad alta probabilità di progressione rapida”, cioè stanno scivolando rapidamente verso il rischio “alto”, che fa poi scattare lockdown locali e chiusure progressive delle attività produttive.
Coronavirus, quali sono le regioni a rischio lockdown
Le regioni “sul filo del rasoio”, si legge su ‘La Stampa’, sono Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta, quest’ultima con l’indice Rt più alto ( 1,53), seguita dal Piemonte con un Rt a 1,39.
Proprio il Piemonte marcia verso il profilo di “rischio alto”, ma meno rapidamente delle altre dieci regioni. La regione guidata da Cirio si appresta a introdurre i tamponi rapidi obbligatori per chi arriva dalla Francia e l’obbligo di tenere il registro dei clienti per i ristoranti.
La Valle d’Aosta ha già dichiarato “zone rosse” tre comuni: Saint-Denis, Chambave e Verrayes.
De Luca, governatore della Campania, ha chiuso scuole e università fino al 30 ottobre, scatenando la dura reazione del ministro dell’Istruzione Azzolina, che ha definito la decisione “gravissima, profondamente sbagliata e anche inopportuna“.
A Milano il sindaco Giuseppe Sala si è detto preoccupato dell’Rt sopra 2, pur escludendo “interventi radicali”.
I numeri in salita a Roma, invece, non desterebbero ancora timori tali da far ipotizzare chiusure, che però si profilano nella provincia di Viterbo. A Latina la “stretta” è già arrivata.