Covid, rare miocarditi tra i 12 e i 20 anni dopo il vaccino: non sono gravi, i risultati dello studio
Uno nuovo studio ha confermato la non pericolosità delle miocarditi rilevate in rari casi in pazienti tra i 12 e i 20 anni dopo il vaccino: i risultati
Un nuovo studio condotto da Giappone e Stati Uniti ha confermato l’esistenza di miocarditi associate al vaccino anti-Covid nella fascia di età tra i 12 e i 20 anni: sono rare e non gravi, i risultati dello studio sono considerati rassicuranti.
- Lo studio sulle miocarditi post vaccino
- I risultati della ricerca USA-Giappone
- Confermato l'obbligo vaccinale in Italia
Lo studio sulle miocarditi post vaccino
Una nuova ricerca esplora i possibili effetti indesiderati del vaccino anti-Covid a mRna negli adolescenti: è stato pubblicato su Jama Pediatrics e ci hanno lavorato ricercatori del Nationwide Children’s Hospital di Columbus (Ohio), del Teine Keijinkai Hospital e dell’Hokkaido Cardiovascular Hospital di Sapporo.
Stando a quanto riportato da Adnkronos, la revisione sistematica e metanalisi di 23 studi ha analizzato i dati di 854 pazienti: tutti tra i 12 e 20 anni e con un sintomo comune dopo il vaccino, ovvero un’infiammazione cardiaca.
Lo studio ha confermato l’esistenza di un “basso tasso di incidenza” di miopericarditi in questa fascia di età, ma ha anche concluso con “esiti precoci ampiamente favorevoli”.
I risultati della ricerca USA-Giappone
I risultati al termine dello studio sono considerati rassicuranti: per gli esperti è giustificata la necessità di un follow-up continuativo, ovvero di tenere monitorata la situazione, che tuttavia non desta preoccupazioni di natura medica.
Nonostante sia stata confermata l’incidenza di miopericarditi soprattutto nei maschi e dopo la seconda dose di vaccino, i dati sono positivi: il 15,6% dei pazienti ha patito una disfunzione sistolica del ventricolo sinistro, ma solo l’1,3% in forma grave.
Il 23,2% dei pazienti considerati per lo studio è stato ricoverato in terapia intensiva, ma “non è stata osservata mortalità intraospedaliera” e per nessuno si è resa necessario un supporto meccanico. La durata media della degenza ospedaliera è stata di 2,8 giorni.
Confermato l’obbligo vaccinale in Italia
Oltre ai nuovi studi, nei giorni scorsi ha tenuto banco in Italia la decisione della Corte Costituzionale, che ha deciso di salvare l’obbligo vaccinale per gli over 50 e alcune categorie professionali introdotto dal governo Draghi nel 2021.
La Consulta ha ritenuto inammissibili e non fondate le questioni poste da cinque uffici giudiziari, ovvero i tribunali di Brescia, di Catania e di Padova, il Tar della Lombardia e il Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Sicilia.
Dai giorni scorsi sono quindi partite le multe per le categorie interessante e per coloro che non hanno aderito alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19.