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Covid, spray nasale salino riduce i giorni di positività: lo studio sui benefici dell'acqua di mare

Un semplice trattamento spray nasale a base di soluzione salina può accelerare la negativizzazione del tampone Covid: i dettagli del trial clinico

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Il mondo della scienza continua a fare passi avanti nella lotta contro il Covid, sia in termini di prevenzione che di guarigione. Secondo quanto emerso da una ricerca tutta italiana uno spray nasale a base di soluzione salina sarebbe in grado, rispetto alla terapia standard, di ridurre la positività accertata dal tampone. Vediamo i dettagli dello studio.

La ricerca Renaissance sulla soluzione nasale salina

Il trial clinico, denominato Renaissance (Regressed Nasal Infectivity and Shedding of SARS-CoV-2 by Achieving Negativization for COVID-19 Earlier), è stato condotto dal dottor Cegolon dell’Università di Trieste e dal professor Mastrangelo dell’Università di Padova con il supporto dell’unità di otorinolaringoiatria dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

La ricerca è partita dal fatto che la principale via di ingresso del virus nel corpo umano è il naso e che le alte vie aeree sono coinvolte fin dalle prime fasi dell’infezione.

covid spray nasale salino riduce giorni di positivitàFonte foto: ANSA
Un operatore sanitario controlla un tampone rapido

L’irrigazione nasale con soluzioni ipertoniche (acqua di mare) è generalmente un approccio utile per curare infiammazioni alle vie respiratorie. Così si sono voluti studiare gli effetti di negativizzazione sul Covid, analizzando il decorso della malattia in un centinaio di pazienti.

I benefici dell’acqua di mare

A risultare determinante nell’efficacia della guarigione dalle infezioni alle vie aeree è la caratteristica peculiarità dell’acqua di mare, che permette di stimolare le ghiandole della mucosa nasale a produrre acido ipocloroso (HClO). Proprio quest’ultimo ha riconosciute proprietà antimicrobiche e antivirali a largo spettro.

I dettagli del trial: cosa è emerso

Il trial clinico è stato condotto su 108 pazienti con forma lieve o moderata del Covid durante il periodo compreso tra i mesi di febbraio e marzo 2022, quindi nel pieno dell’ondata Omicron.

Il team di ricercatori ha creato due gruppi: 50 persone hanno ricevuto la terapia standard aggiunta al trattamento con spray nasale a base di soluzione salina tre volte a giorno, mentre le altre 58 sono state sottoposte esclusivamente alla cura standard.

I pazienti hanno effettuato quotidianamente, durante l’isolamento domiciliare, un test antigenico rapido fino a ottenere il primo tampone negativo. Durante i primi 5 giorni di trattamento è emerso che coloro che erano stati trattati con soluzione nasale salina si negativizzavano in media 2 giorni prima rispetto a quelli della terapia standard.

Il semplice e innocuo trattamento si è rivelato dunque efficace per una negativizzazione più rapida. Se confermate, le implicazioni dello studio potrebbero risultare determinanti in un’ottica di sanità pubblica.

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covid-spray-nasale-salino-positivita-guarigione Fonte foto: 123RF
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