Migliaia di medici e infermieri non vaccinati: partono le sospensioni
Oltre ai 941 già sospesi tra il personale medico lombardo, altri 420 tra medici e infermieri riceveranno la sospensione
Sarebbero oltre 3mila gli operatori sanitari ancora non vaccinati contro il Covid-19, secondo il Corriere della Sera, negli ospedali lombardi di Milano e del Lodigiano. Medici, infermieri, tecnici di laboratorio, fisioterapisti e psicologi, tra i quali figurano i 420 destinatari delle lettere di sospensione inviate dall’Ats del capoluogo lombardo.
Ai 941 appartenenti al personale medico e già sospesi da fine luglio si aggiungeranno infatti 120 medici e i 300 infermieri che nonostante non abbiano ancora ricevuto la somministrazione anti-Covid sono all’opera nelle strutture sanitarie pubbliche e private.
Il provvedimento non garantirebbe però l’allontanamento automatico dai reparti degli operatori, anche coloro che si sono dichiarati contrari alla vaccinazione, a causa della lentezza delle procedure di notifica tramite raccomandata che intasano l’iter.
Secondo quanto previsto per legge, prima della sospensione l’Ats deve mandare due lettere per richiamare il personale all’obbligo di immunizzazione. Se l’appello viene ignorato anche la seconda volta allora può partire il procedimento contro il dipendente: su 100mila operatori sanitari che rientrano nell’azienda sanitaria milanese, 17mila professionisti sono risultati a una prima verifica fuori norma, che ha portato a 9.861 persone contattate e i primi 941 sospesi.
Tra questi 21 infermieri, 92 biologi, 68 veterinari, ma soprattutto 335 psicologi e 391 tecnici di radiologia, laboratorio, fisioterapisti, ma soltanto 16 medici: oltre 200 sono stati riammessi perché si sono vaccinati o per altri validi motivi.
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