Il Covid fa di nuovo tremare la Cina: maxi lockdown e picco di contagi come due anni fa
In rapida risalita la curva dei contagi in Cina a causa di Omicron, con la chiusura di metropoli di milioni di abitanti
La pandemia è tutt’altro che finita: mai come in questi ultimi giorni, sin dai tempi di Wuhan, il numero di casi da Covid-19 in Cina è in risalita. Mentre in Europa imperversa la guerra russo-ucraina, Pechino è alle prese con una nuova ondata di contagi, tornati a quattro cifre per la prima volta dopo il picco di febbraio 2020. Come riportato da Ansa, sabato scorso sono stati un totale di 3.393 le nuove positività al coronavirus registrate all’interno della Repubblica popolare, di cui 1.807 di trasmissione domestica, 131 importati e 1.455 asintomatici.
Il Covid fa di nuovo tremare la Cina: scattano i lockdown
Una ripresa della curva epidemica che preoccupa le autorità cinesi, tanto da fare scattare il lockdown a Changchun, capoluogo con 9 milioni di abitanti della provincia cinese di Jilin e subito dopo nella città di Shenzhen, sede di giganti della tecnologia come Huawei e Tencent, da 17 milioni di persone.
Dopo aver imposto la chiusura di locali non essenziali e vietato i pasti nei ristoranti, il governo di Pechino ha chiesto ai milioni di residenti, di quella che viene chiamata la ‘Silicon Valley cinese’, di rimanere a casa a seguito del picco di contagi dovuti alla variante Omicron.
Il Covid fa di nuovo tremare la Cina: il punto sull’epidemia
La Commissione sanitaria cinese ha reso noto i dati, i più alti da febbraio 2020, parlando di un’ondata straordinaria di contagi a livello nazionale malgrado la ‘tolleranza zero’, con oltre 40 focolai, dovuti alla variante Omicron, che ha costretto le autorità a chiudere le scuole a Shanghai e bloccare diverse città del nordest.
“Da un punto di vista clinico, non importa se si tratta di sintomatici o meno, sono tutte persone infette positive al virus, e sono tutte contagiose”, ha spiegato Wu Jinglei, direttore della Commissione sanitaria di Shanghai.
Dei 1.807 casi domestici, quattro volte i 476 rilevati venerdì, 1.412 sono stati accertati nella provincia di nordest di Jilin, 175 nello Shandong e 62 nel Guangdong. La città di Jilin è stata parzialmente bloccata, con centinaia di quartieri sigillati, secondo quanto riferito dai media locali.
Per questo, secondo quanto riferito dalle autorità, Pechino introdurrà i test antigenici rapidi, finora limitati in Cina, per la prima volta dallo scoppio della pandemia da Covid-19, che saranno ora disponibili per normali cittadini e cliniche.