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Covid, cos'è la regola delle 2G e come cambia il Green pass

La regola delle 2G è il sistema adottato in alcuni Paesi europei per fronteggiare la quarta ondata di Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Si sente spesso parlare, negli ultimi giorni, della regola delle 2G in relazione al Green pass. Questo perché la regola è stata adottata proprio di recente in Paesi in cui la pandemia di Covid-19 sta mettendo in allarme le autorità, come Austria e Germania. Ma cos’è esattamente la regola delle 2G e cosa cambia per il Green pass?

Regola 2G, cosa significano “geimpft” e “genesen”

Le due G stanno per “geimpft” e “genesen”, cioè “vaccinati” e “guariti” in tedesco. Ciò significa che in alcune zone della Germania il Green pass permette l’accesso ai luoghi pubblici soltanto a chi ha ricevuto il vaccino anti-Covid oppure per coloro che sono guariti dalla malattia, escludendo dunque chi ottiene la certificazione verde con il tampone.

L’Austria prevede invece un sistema ancora più severo: attualmente è in vigore un vero e proprio lockdown per i non vaccinati.

Regola 2G in Italia? Le ipotesi, chi è pro e chi è contro

Al momento si esclude l’ipotesi di adottare nel nostro Paese questo modello di Green pass; ma non mancano le voci di alcuni governatori che, a fronte di un aumento di contagi che spinge alcune zone verso la zona gialla, di adottare misure più severe per chi non è vaccinato.

SONDAGGIO – Regola delle 2G in Italia, cosa ne pensi?

Il parere di Walter Ricciardi

Secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, il Green pass attuale avrebbe un “tallone d’Achille“, rappresentato dai tamponi rapidi: “Nel migliore dei casi lasciano scoperto un 30% di falsi negativi, che così sono liberi di circolare ed esporre troppi soggetti, magari fragili, al rischio di contagio”.

Il parere di Antonella Viola

Per l’immunologa Antonella Viola, intervenuta a “Buongiorno” su Sky TG24, serve adottare maggiori restrizioni per i non vaccinati. Per l’esperta questi ultimi “contraggono il virus con maggiore facilità e hanno più probabilità di contagiare gli altri”.

Tuttavia Viola specifica che maggiori restrizioni non significano necessariamente un lockdown come avviene in Austria, ma semplicemente un uso più limitato per il Green pass, come accade in Germania.

Il parere di Andrea Costa

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, parlando su RaiNews24, ha appoggiato l’idea di alcuni governatori di prevedere misure più stringenti per i non vaccinati. Ma solo al passaggio in zona arancione, “si potrebbe valutare una sorta di differenziazione fra vaccinati e chi non lo è”, ha detto Costa.

L’ipotesi di ridurre la durata di validità del Green pass

Intanto, sembra che il Governo stia valutando l’ipotesi di ridurre la durata di validità del Green pass, alla luce del comprovato calo di efficacia della protezione dei vaccini dopo 6 mesi. Le ipotesi al momento sono di ridurre la durata del Green pass a 9 mesi, ma non si esclude un’ulteriore riduzione proprio a 6 mesi.

Su questo tema, potrebbe essere chiamato ad esprimersi il Comitato tecnico-scientifico, faro guida del Governo per quanto riguarda le decisioni di gestione della pandemia in Italia.

Fonte foto: ANSA
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