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Covid, secondo Burioni ci sono troppi non vaccinati: "Quasi l'Austria"

Il virologo Roberto Burioni ospite di Fabio Fazio ha parlato dei numeri della campagna vaccinale e dei morti per Covid-19

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Non è razionalmente spiegabile” che ci siano 8 milioni di italiani che hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid-19. Lo ha detto il virologo Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, intervenendo a “Che tempo che fa” su Raitre.

“C’’è una classe di persone che non si è potuta vaccinare, la fascia al di sotto dei 12 anni non si è potuta vaccinare. Poi ci sono 8 milioni di persone che hanno deciso di non vaccinarsi”, ha detto Burioni, sottolineando che si tratta di un numero che si avvicina all’intera popolazione dell’Austria (8,9 milioni di persone).

“Queste persone si espongono a gravi rischi e fanno circolare il virus. Siamo salvi – ha aggiunto – perché i giovani si sono vaccinati molto e stiamo prendendo misure più severe rispetto ad altri paesi”.

“Questo vaccino – ha spiegato il virologo – ha una sicurezza eguagliata da pochi altri farmaci, è stato somministrato in miliardi di dosi senza sostanzialmente problemi gravi. Il fatto che la gente sia diffidente davanti ad un vaccino sicuro e efficace, che tiene le persone fuori dalle terapie intensive, non è razionalmente spiegabile”.

“Temo che queste persone che non si sono vaccinate fino ad oggi non si vaccinino più. Le prime dosi sono calate drammaticamente”, ha osservato Burioni, aggiungendo che l’eventuale obbligo vaccinale sarà una decisione puramente politica.

Ospite da Fazio, il virologo ha parlato anche delle proteste no vax e no Green pass, in particolare della bufala che circola in questi giorni, alimentata da certa stampa, sulle vittime del Covid-19 in Italia, che sarebbero appena 3.783.

“C’è chi porta in piazza il cartello con il numero 3.783“, ha detto Burioni. “Di cosa sono morte le altre 146.217 persone? Sono morti oltre 150mila italiani, non va bene sminuire i sacrifici terribili che abbiamo fatto e l’importanza della vaccinazione”.

“È una mancanza di rispetto nei confronti di tutti quei morti, dei loro cari, di chi ha subito le conseguenze economiche, sociali ed emotive di questo terribile periodo”, ha sottolineato il professore.

Fonte foto: ANSA
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