Morti di Covid solo il 2,9% dei pazienti positivi? È una fake news
L'Istituto Superiore di Sanità ha chiarito che quella sulle morti di Covid è solo un'interpretazione sbagliata dei dati
“Non è vero che solo il 2,9% dei decessi attribuiti a Covid-19 è dovuto al coronavirus”. Lo sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità in merito ai dati contenuti nell’ultimo report sui decessi da Covid, in cui si davano dati sull’alta presenza di altre patologie nelle vittime.
L’Iss ha ritenuto opportuno fare questo chiarimento a causa delle fake news riportate anche da alcune testate e in base a cui solo quella bassa percentuale di persone sarebbe morta a causa dell’infezione.
Il 2,9% si riferisce invece alla percentuale di pazienti deceduti con positività al Covid a cui non erano state diagnosticate altre patologie prima di infettarsi.Il dato evidenzia il maggior rischio per persone con malattie croniche di morire a causa del Covid.
L’Iss specifica comunque che il Covid è la causa principale di decesso dell’89% delle persone positive, come dimostrano anche i certificati di morte.
Non è corretto affermare che le patologie rilevate nei pazienti deceduti avrebbero comunque posto fine alla loro vita, non almeno nei “tempi brevi” del virus. Inoltre la presenza di malattie è un fattore molto comune nella popolazione anziana, quella con più decessi.
Un recente rapporto Istat indica che solo al 15% degli anziani non sarebbe stata diagnosticata una malattia cronica, mentre al 52% sarebbero state diagnosticate anche tre o più malattie croniche.
La comorbilità è un “elemento di fragilità in genere compensato con appropriate terapie. Il contrarre una infezione come Sars-CoV-2 si traduce in un aumentato rischio di complicanze e di morte”, chiarisce ancora l’Istituto Superiore di Sanità.
Dall’inizo della pandemia “è stato censito un eccesso di mortalità nella popolazione, cioè un numero di morti superiore a quello degli anni precedenti, le cui stime sono periodicamente riportate nel rapporto congiunto Iss-Istat”, si legge ancora nella nota.