Costi turismo alle stelle da hotel a ristoranti: quanto spenderemo in più quest'estate rispetto a un anno fa
Milioni di italiani saranno costretti a rinunciare alle vacanze per gli alti costi di hotel e ristoranti. Firenze è al primo posto per gli aumenti
Prezzi alle stelle per le prossime vacanze. Un’ondata di rincari sta investendo sia alberghi e hotel che ristoranti e bar, mettendo a rischio la stagione estiva. Il timore è che milioni di italiani saranno costretti a rinunciare alle vacanze e che turismo e ristorazione, che trainano l’economia italiana, subiscano un pesante flop. Quanto si spenderà in più rispetto allo scorso anno.
I costi della ristorazione
Confrontando i listini della ristorazione ad oggi con quelli del 2022, il Codacons ha riscontrato un aumento medio dei prezzi al pubblico del 6,8% su base annua.
Mangiare al ristorante costa il 6,1% in più, una cena in pizzeria arriva a costare fino al 7,6% in più del 2022, mentre per una consumazione al bar si spende in media il 4,8% in più.
Nemmeno gelaterie e pasticcerie sono immuni dai rincari: i prezzi al listino sono aumentati del 5,9%, poco meno del 6,6% dei fast food.
Ma anche se si sceglie di mangiare a casa, i prezzi delle consegne di cibi e bevande a domicilio, il “food delivery”, sono saliti del 13% rispetto al 2022.
A parità di consumi, quindi, “se si considera che una famiglia tipo destina in media ogni anno circa 1.080 euro alla ristorazione”, come calcolato dal Codacons e riportato da Riparte l’Italia, gli italiani dovranno spendere quasi 2 miliardi di euro in più rispetto all’anno scorso.
I rincari nei soggiorni
Ancora peggiore la situazione per hotel e alberghi. I soggiorni nelle strutture italiane costano in media il 15,2% in più rispetto allo scorso anno, fino ad arrivare a punte record del 43% in alcune città italiane.
Per alberghi e motel la media è del 18% in più, mentre villaggi vacanza a campeggi rimangono più economici e costano l’11,1% in più.
L’allarme arriva dalle associazioni di consumatori. Per Assoutenti “città d’arte e località balneari si preparano alla stagione estiva alzando i prezzi delle strutture ricettive”.
Così andare in vacanza “rischia di essere questa estate un vero e proprio salasso” e “milioni di italiani saranno costretti questa estate a tagliare i giorni di villeggiatura, o addirittura a rinunciare del tutto alle vacanze”.
Le città più colpite
Non tutte le città, però, sono uguali: gli aumenti maggiori si registrano nelle città d’arte.
Il primo posto è quello di Firenze con il 43% in più dei costi, seguita da Milano, che registra tariffe in crescita del 38% su base annua.
Inaspettato il terzo posto tra le città che vedono salire i prezzi delle strutture ricettive, occupato da Campobasso, con il 28,9% in più.
Seguono Venezia (+25,7%), Palermo (+25,3%) e Ferrara (+24,6%).
Tra le località balneari, invece, i rincari maggiori si hanno Sardegna con il +20,3% nella zona Olbia-Tempio, ma anche in Puglia e in Emilia Romagna con aumenti dal +15% al +17%.