Un piatto di pasta in bianco a 26 euro in un ristorante di Milano dello chef Quadrio: polemiche sui social
Lo chef Quadrio propone nel suo ristorante di Milano un piatto di pasta in bianco da 26 euro: la preparazione è particolare, ma sui social è polemica
Si riaccendono le discussioni tra il mondo del web e le proposte dei chef della zona di Milano: a far discutere ora è Alberto Quadrio e la sua pasta in bianco venduta sul menù a 26 euro. La ricetta è particolare, ma sono in molti ad essersi indignati per il costo.
- La pasta in bianco a 26 euro indigna la rete
- Le critiche allo chef Quadrio e alla città di Milano
- La ricetta di "La mia idea di pasta in bianco"
La pasta in bianco a 26 euro indigna la rete
Non è una novità di questi giorni, in realtà: il post nel quale lo chef illustra il piatto “La mia idea di pasta in bianco” è presente sui canale social del ristorante dell’Hotel Portrait 10_11 in via Sant’Andrea, a Milano, già da dicembre 2022.
Tuttavia, nelle ultime ore il caso è riesploso: il motivo è il costo della pasta in bianco proposta al cliente, ovvero 26 euro. Sono solo due gli ingredienti e per questo una buona parte della rete è convinta che il costo non sia giustificato.
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C’è tuttavia chi difende lo chef e la sua proposta, sottolineando come il ristorante si trova nel celebre Quadrilatero della Moda, il ricetta richieda comunque una preparazione particolare e che quindi pur riadattando un piatto molto semplice la location e i retroscena ne giustifichino il prezzo.
Le critiche allo chef Quadrio e alla città di Milano
Il proliferarsi di articoli che segnalano il caso ha acceso la polemica e l’ironia soprattutto su Twitter. C’è chi scherza sul fatto che la pasta in bianco è cibo da ospedale, “ma a 26 euro, come in una delle cliniche private più costose del pianeta” e chi sostiene che abbia quel costo perché in realtà si tratta di una amatriciana accuratamente lavata da tanta manodopera.
L’idea di una pasta in bianco gourmet per molti poteva venire solo a Milano, ma c’è chi questiona proprio l’evoluzione presa dalla città della moda, già al centro di varie discussioni di questo genere per via di ristoranti come quello di Carlo Cracco e dei suoi prezzi non proprio accessibili. “Cosa è diventata questa città? Siamo noi gli stupidi” si legge in rete.
“Non sapete più cosa inventarvi” fa eco un altro utente, mentre un altro ancora cita i Baustelle chiedendosi: “Milano è la metafora della pasta in bianco a 26 euro?“. “Ma c’è differenza tra chi dà i soldi ai santoni e chi per una pasta in bianco? Perché io dico di no” è invece un altro punto di vista espresso.
La ricetta di “La mia idea di pasta in bianco”
Come detto, però, quella servita nel ristorante dove lavora chef Quadrio non è davvero una semplice pasta in bianco, servita senza olio, burro o formaggio. Si tratta di fusilloni cotti in un brodo fatto con le croste di Parmigiano Reggiano 36 mesi.
Pasta risottata, insomma. Lo stesso chef, durante un’intervista con Cucina Italiana, aveva spiegato nei dettagli la sua ricetta: “Filtro il brodo e lo faccio decantare in modo che la parte solida, quella grassa e quella liquida si separino. Nell’acqua ottenuta da questo brodo, cuocio la pasta al dente e poi la manteco con la parte grassa, quasi una panna”.
Se questo basti o meno a giustificare il prezzo è l’argomento dibattuto in queste ore. Nei giorni scorsi, lo chef Giancarlo Morelli è finito al centro di una polemica per aver detto che il passivo del ristorante di Cracco è dovuto anche al fatto che la gente non avrebbe imparato a mangiare meno e meglio. Un punto di vista che ha alimentato lo scontro culinario, uno dei più accesi del Bel Paese.