Polemiche al ristorante di Cracco: lo scontrino diventa virale
Il ristorante di Carlo Cracco, a Milano, di nuovo al centro delle polemiche per uno scontrino: 41 euro per tre spremute e due bottiglie d'acqua
Una nuova polemica si abbatte sullo chef Carlo Cracco e sul suo ristorante milanese, nella centralissima Galleria Vittorio Emanuele, a due passi dal Duomo. Su Twitter, infatti, è diventato virale uno scontrino: 41 euro per tre spremute e due bottigliette d’acqua.
Cracco, bufera su Twitter per uno scontrino da 41 euro
Mentre alcuni gridano allo scandalo, altri prendono in qualche modo le difese dello chef, criticando chi ha pubblicato lo scontrino: “Ma non sanno dove entrano? Quanta inutile demagogia“, uno dei commenti.
“Si sa che è caro – scrive un altro utente -, se non voleva spendere andava al bar di fianco e spendeva molto meno”.
“Ti aspettavi 5 euro? Se vai a far colazione da Cracco – sottolinea un’altra – lo sai in anticipo che i prezzi sono altissimi. Perché indignarsi? Io non vado a cena da Bottura, perché la cena mi costerebbe mezzo stipendio“.
Cracco, polemiche per lo scontrino: ma è del 2018
Lo scontrino, diventato virale, si riferisce però all’anno 2018. Lo conferma anche il commento di un utente: “Mi pare strano. O lo scontrino è vecchio o hanno alzato i prezzi a dismisura: quando a novembre ci sono passata davanti una margherita costava 15 euro, l’acqua 4 e il caffè 3“.
Gli fa eco un altro iscritto al social: “Credo sia uno scontrino vecchio perché i nuovi registratori di cassa calcolano anche l’Iva versata”.
Risalendo all’immagine attraverso Google, si nota infatti la data in calce allo scontrino, tagliata nella foto tornata virale in queste ore: la ricevuta è di martedì 10 luglio 2018, ore 17:55.