Cosmonauti russi con i colori dell'Ucraina sulla Stazione spaziale internazionale, poi il dietrofront
Tute con i colori della bandiera ucraina per i cosmonauti russi arrivati sulla Stazione spaziale internazionale: mistero sui motivi
Sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) sono arrivati i cosmonauti russi e hanno fatto il loro ingresso con addosso tute spaziali giallo e blu, i colori della bandiera dell’Ucraina. Da molti è stato letto come un messaggio contro la guerra ma dalla Russia è arrivato un secco dietrofront sui motivi.
L’arrivo dei cosmonauti russi sulla Iss con i colori della bandiera dell’Ucraina
Denis Matveyev, Oleg Artemyev e Sergey Korsakov sono entrati sulla stazione, gestita da vent’anni insieme da Usa e Russia, indossando tute gialle con inserti blu. Di solito l’uniforme russa è blu e almeno uno di loro la indossava prima del decollo. Ad accoglierli sull’Iss, altri due astronauti russi, 4 colleghi americani e un tedesco.
Quando gli sono stati chiesti i motivi del gesto, Artemyev ha spiegato che ogni equipaggio sceglie il proprio colore: “Avevamo accumulato molto materiale giallo quindi avevamo bisogno di usarlo. Ecco perché ci siamo dovuti vestire cosi'”.
Giallo e blu simbolo dell’Ucraina? No, i colori dell’Università di Mosca: il dietrofront
Le tute gialle con strisce blu sarebbero state cucite per i cosmonauti russi molto tempo fa, i colori sarebbero stati scelti in base all’analogia con lo stemma dell’Università tecnica statale di Mosca intitolata a Bauman. Lo ha reso noto Dmitry Strugovets, capo del servizio stampa di Roscosmos, dopo che l’equipaggio aveva indossato uniformi di colore giallo e blu.
Cosa succede nello spazio con la guerra in Ucraina
Si tratta della prima volta dal 2008 che a bordo della Soyuz c’è un equipaggio composto esclusivamente da cosmonauti russi che durante la missione dovrà effettuare sette passeggiate spaziali, oltre a operazioni di manutenzione tecnica e riparazioni della piattaforma.
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, la Stazione spaziale è stata spesso terreno di scontro tra Stati Uniti e Russia. Il 12 marzo Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, aveva ammonito che le sanzioni occidentali potrebbero causare la caduta della Iss e che le operazioni di rifornimento sarebbero stato interrotte dalle sanzioni, con conseguenze sul segmento russo della stazione, che serve, tra l’altro, a correggere l’orbita della struttura.
Due giorni dopo il responsabile per la Nasa del programma Iss, Joel Montalbano. aveva assicurato che la guerra in Ucraina non sta danneggiando la cooperazione tra le agenzie spaziali di Usa e Russia, Nasa e Roscosmos.