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Giorgia Meloni e la sindrome otolitica, costretta a letto e al buio per quasi due giorni: indossa il collare

La premier Giorgia Meloni è stata visitata da un otorino a casa per via degli otoliti che l'avrebbero costretta a letto e al buio per quasi due giorni

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Giorgia Meloni sta male da giorni. Nell’ultima settimana ha rinviato per due volte la conferenza stampa di fine anno, non si è nemmeno presentata al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella per gli auguri (anche se ha assistito alla recita di Natale della figlia, in prima fila). Ma cos’ha la presidente del Consiglio? Secondo i suoi collaboratori, la leader di FdI avrebbe una sindrome otolitica, che l’avrebbe costretta “a letto e al buio” per quasi due giorni. Un otorino l’avrebbe visitata a domicilio la sera di mercoledì 27 dicembre, diagnosticandole appunto la “sindrome otolitica” ed eseguendole “la manovra” per risolvere la situazione. Ora la premier è “già in via di miglioramento”: grazie al “collare è riuscita ad alzarsi e a parlare al telefono”.

Come sta Giorgia Meloni

Giorgia Meloni ha ricevuto la visita a domicilio di un otorino la sera di mercoledì 27 dicembre.

Le è stata diagnosticata la vertigine posizionale parossistica benigna (VPPB), che ha provocato alla premier non solo delle vertigini, ma anche nausea: è stata costretta a stare al buio per quasi due giorni, secondo quanto riferito da LaPresse.

A sinistra la situazione normale, a destra quella che scatena le vertigini

L’otorino è intervenuto con una manovra per il riposizionamento degli otoliti, responsabile della VPPB.

Già dalla mattina di giovedì 28 dicembre, Giorgia Meloni sarebbe riuscita ad alzarsi dal letto, con la testa sostenuta da un collare, riuscendo a parlare al telefono.

La conferenza stampa di fine anno, nel frattempo, è stata rinviata a giovedì 4 gennaio.

Cosa sono gli otoliti e a cosa servono

Per capire cosa siano gli otoliti, l’immagine più ricorrente è quella dei “sassolini”.

Più nel dettaglio, si tratta di minuscole formazioni di ossalato di calcio presenti sulle cellule dell’orecchio interno.

L’Istituto superiore di sanità spiega che gli otoliti sono essenziali per il sistema di equilibrio e orientamento del corpo.

Situati sopra le cellule sensoriali, infatti, stimolano le ciglia durante i movimenti della testa, inviando informazioni al cervello sulla posizione della testa.

La sindrome otolitica

Se gli otoliti si staccano e si spostano liberamente nei canali semicircolari dell’orecchio, però, possono causare due tipi di vertigini:

Di fatto, si hanno vertigini di breve durata che, se trattate adeguatamente con manovre di riposizionamento, possono guarire senza interventi chirurgici o farmaci.

Oltre a vertigini intense, gli spostamenti degli otoliti possono anche causare:

  • nausea;
  • vomito;
  • nistagmo (ossia movimenti involontari degli occhi).

Fonte foto: ANSA

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