Cosa è successo stanotte nella guerra tra Russia e Ucraina: Biden invierà armi più forti ai soldati di Kiev
Quali sono stati i principali fatti della notte compresa tra il 26 e il 27 maggio 2022 riguardanti la guerra di Putin
Biden manderà armi più forti agli ucraini, mentre la Russia intensifica l’offensiva sul fronte est della regione amministrata da Kiev. Ecco quali sono stati i principali fatti della notte compresa tra il 26 e il 27 maggio 2022, riguardanti la guerra di Putin contro l’Ucraina.
- Ultime notizie della guerra di Putin: per la Casa Bianca l'economia russa vicina al default
- Aggiornamenti sul conflitto Russia - Ucraina: gli Stati Uniti si preparano a mandare armi più potenti ai combattenti di Kiev
- A che punto è l'avanzata russa nelle regioni di Donetsk e Lugansk: Mosca intensifica i bombardamenti
Ultime notizie della guerra di Putin: per la Casa Bianca l’economia russa vicina al default
Alcune notizie della notte sulla guerra tra Russia e Ucraina arrivano dagli Stati Uniti.
Secondo il governo Americano le sanzioni della prima potenza mondiale ai danni di Mosca potrebbero creare un “default dell’economia” del Paese. A sottolinearlo è Karine Jean-Pierre, portavoce dell’amministrazione di Washington, durante un incontro con i giornalisti. Al contrario, secondo l’addetta stampa, “minimo” sarà l’impatto delle misure sugli Usa e sul resto del mondo.
Aggiornamenti sul conflitto Russia – Ucraina: gli Stati Uniti si preparano a mandare armi più potenti ai combattenti di Kiev
Inoltre secondo la Cnn il presidente americano Joe Biden si sarebbe deciso per inviare armi più potenti a Kiev già dalla prossima settimana. Le fonti della media company statunitense sono interne all’amministrazione del Paese.
Multiple Launch Rocket System o MLRS, cioè missili a lungo raggio, starebbero per partire per essere consegnati ai soldati ucraini al fronte, in questo modo venendo incontro ad alcune delle richieste del presidente del Paese sotto attacco, Volodymyr Zelensky.
Si tratta di ordigni in grado di sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, un possibile punto di svolta nella guerra contro Putin, che sembra, negli ultimi giorni, volgere a favore del Cremlino.
A che punto è l’avanzata russa nelle regioni di Donetsk e Lugansk: Mosca intensifica i bombardamenti
“Il Mar d’Azov è perduto per sempre per l’Ucraina. I porti delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson non saranno mai più ucraini”, è l’aggiornamento delle ultime ore sullo stato dell’avanzata russa: arriva da Georgy Muradov, premier del governo della Crimea.
Nel giorno numero 93 della guerra della Russia contro l’Ucraina e continua l’attacco di Putin a 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Oleksiy Gromov, un generale ucraino, ha aggiornato sulla situazione sul campo: la Russia sarebbe in vantaggio nell’oblast di Luhanks mentre la resistenza fa “tutto il possibile” per fermare l’avanzata del nemico.
Sergiy Gaiday, governatore del Lugansk, ha definito “colossale” la quantità di bombe che stanno martoriando un territorio, che, sembra, la Russia voglia conquistare a ogni costo. “Le prossime settimane saranno decisive“, ha concluso il rappresentante delle istituzioni.