Beirut, esplosione da nitrato di ammonio: cosa è e dove si usa

A Beirut sono esplose 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio. Lo riportano varie fonti locali e lo ha confermato anche Michel Aoun, presidente del Libano, che ha definito “inaccettabile” che un tale quantitativo di materiale esplosivo sia stato immagazzinato in un capannone senza prendere le dovute misure. Ne dà notizia l’Adnkronos.

I responsabili, ha affermato il presidente in un tweet, subiranno “la più dura delle punizioni“. Michel Aoun ha chiesto e ottenuto lo stato di emergenza per due settimane in seguito alle violente esplosioni avvenute a Beirut, che hanno ucciso almeno 100 persone, ferendone altre 4mila.

Il nitrato di ammonio è un sale, cioè un composto chimico elettricamente neutro. Nello specifico è il sale dell’ammoniaca con l’acido nitrico. Viene utilizzato come fertilizzante nelle industrie agricole perché ha una doppia funzione concimante: contiene sia azoto immediatamente utilizzabile dalle piante, sia azoto a lento rilascio. Nelle nostre case è presente nella cassetta del primo soccorso. Insieme all’acqua è utilizzato nelle bustine del ghiaccio istantaneo.

Il composto è anche la base per numerosi esplosivi. La bassa sensibilità all’innesco rende il nitrato di ammonio particolarmente adatto a essere immagazzinato in sicurezza. Economico e facilmente reperibile, è uno dei prodotti preferiti delle organizzazioni terroristiche per la fabbricazione di bombe. Alla base dell’esplosione di Beirut ci sarebbe un attacco terroristico di Israele contro l’arsenale di Hezbollah.

Quello in Libano non è il primo disastro dovuto al nitrato di ammonio. Un grave incidente industriale a Texas City causò la morte di 580 persone nel 1947, e trent’anni prima, durante la Guerra mondiale, 2mila persone morirono a Halifax in seguito a uno scontro tra navi che trasportavano il materiale.