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Coronavirus, la verità sulle terapie intensive. Parla Pregliasco

Fabrizio Pregliasco ha parlato dei pazienti affetti da Covid-19 ospedalizzati, per alcuni dei quali il ricovero non sarebbe davvero necessario

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’ultimo bollettino del ministero della Salute sull’epidemia di coronavirus in Italia ha evidenziato un incremento da record di 15.199 nuovi contagi. Una cifra che, secondo il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, “evidenzia una duplicazione con base settimanale“.

Coronavirus, le rassicurazioni di Pregliasco

All’Adnkronos Salute, il virologo ha precisato che il coronavirus è ormai diffuso “a livello metropolitano, come a Milano”. Tuttavia ha offerto qualche rassicurazione: “I casi non sono ancora tantissimi: riusciamo a individuare pazienti asintomatici e a livello ospedaliero la gestione è ancora possibile e le terapie intensive non sono sature“.

Differentemente da quanto emerso nei giorni scorsi, circa un allarmante aumento di ricoveri, Pregliasco ha quindi spiegato che per il “20-30% dei pazienti il ricovero non è così appropriato, sia in reparto che in terapia intensiva”.

Covid, perché alcuni pazienti vengono ricoverati

Ma allora perché questi pazienti vengono ricoverati? Per il virologo, “in questo momento di paura e agitazione, questi pazienti vengono posti per motivi sociali o per precauzione nei reparti. Alla fine si tratta di elementi positivi, che devono far rimarcare una comunicazione che dia rassicurazione”.

Quanto alle soluzioni adottate nelle diverse regioni d’Italia, come Lombardia, Campania e Lazio, per Pregliasco “sono iniziative utili per evitare ciò che i modelli matematici ci dicono potrebbe succedere nell’arco di 2-3 settimane”.

Fonte foto: ANSA
Covid, l'identikit dei nuovi ricoverati in terapia intensiva

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