Coronavirus, le risorse per l'emergenza: l'annuncio di Conte
Il premier ha annunciato "misure straordinarie e urgenti" per affrontare l'emergenza coronavirus
Il governo è pronto a varare misure straordinarie per fronteggiare l’epidemia del coronavirus, raddoppiando le risorse da destinare a questi interventi. “Abbiamo stanziato 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando quest’emergenza”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Secondo quanto appreso dall’Ansa, circa un miliardo servirà per potenziare il Servizio sanitario nazionale, per assumere medici e infermieri e aumentare i posti in terapia intensiva.
“Sono risorse significative e ci consentono di fare fronte alle esigenze immediate”, ha dichiarato in conferenza stampa il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ricordando che il nuovo decreto “non esaurisce gli interventi necessari: il governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti e il sostegno alla crescita”.
Gualtieri ha spiegato che gli interventi verranno finanziati con 6,35 miliardi di extradeficit, uno scostamento dello 0,35% rispetto agli obiettivi fissati in autunno, con il deficit che passerà dal 2,2% al 2,5%. Il ministro ha detto che “è già partita la lettera che informa” l’Ue della richiesta di flessibilità.
Il tutto però dovrà passare dall’approvazione del Parlamento, con il voto previsto a metà della prossima settimana, e il via libera della Commissione Europea.
Molti i capitoli di spesa su cui si interverrà: secondo quanto riporta l’Ansa, almeno un miliardo verrà destinato alla sanità, mentre alti 100 milioni sono già stati stanziati per la Protezione civile. Nel decreto ci saranno sicuramente aiuti per le famiglie con i figli a casa da scuola, sotto forma di voucher o rafforzamento dei congedi.
Altre risorse saranno destinate agli ammortizzatori sociali, tra cui l’estensione della cassa integrazione in deroga anche alle pmi fuori dalle zone rosse. Altri interventi dovrebbero riguardare inoltre il sostegno ai settori economici più colpiti dall’epidemia di coronavirus, come il turismo.