Coronavirus, prorogato lo stato di emergenza: cosa cambia
Il Senato ha votato la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre: cosa cambia per i cittadini
Il Senato ha votato a favore del prolungamento dello stato di emergenza per il coronavirus, prorogato di altri tre mesi dopo i sei iniziali. Dal 31 gennaio 2020 al 31 luglio 2020 l’Italia ha vissuto prima il lockdown e le misure restrittive, poi una graduale riapertura con la fase 2 e la fase 3. Il governo ha chiesto e ottenuto di estendere lo stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020: ecco cosa comporta la proroga.
Cos’è lo stato di emergenza e cosa comporta
L’articolo 77 della Costituzione prevede la possibilità, per il governo, di adottare provvedimenti provvisori con decreti legge in “casi straordinari di necessità e urgenza”.
Lo stato di emergenza è previsto dalla legge 225/1992, norma che ha segnato la nascita della Protezione civile: è proclamato “al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia”. Come disastri ambientali o pandemie.
Lo stato di emergenza viene deciso dal Consiglio dei ministri su proposta del premier, oppure di un ministro con portafoglio o ancora del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio. La misura, di fatto, conferisce al capo della Protezione civile il potere di ordinanza nelle zone interessate dall’emergenza.
Cosa cambia con la proroga
L’opposizione è contraria alla proroga: secondo Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si tratta di una misura utile solo ad ampliare i poteri del premier. Ma cosa cambia per i cittadini? Il prolungamento tocca cinque punti:
- nuove zone rosse
- scuola
- posti letto in caserme e alberghi
- blocco dei voli
- smart working
Nuove zone rosse
La proroga dello stato di emergenza dà la possibilità di creare nuove zone rosse, chiudendo gli interscambi con l’esterno, in caso di nascita di focolai.
Scuola
Per quel che riguarda la scuola, la proroga permette di acquistare tutto il materiale necessario a far ripartire la didattica in sicurezza.
Dai dispositivi di protezione (mascherine e gel) agli strumenti necessari per mantenere la distanza (banchi, distanziatori di plexiglas) senza dover forzatamente seguire tutti i passaggi per l’affidamento degli appalti. In sostanza, un percorso più snello e agevole.
Posti letto in caserme e alberghi
Qualora il Covid-19 tornasse in maniera importante con una seconda ondata, la proroga dello stato di emergenza consente alla Protezione civile di reperite posti letto in strutture diverse dagli ospedali, come per esempio caserme o alberghi.
Blocco dei voli
Lo stato di emergenza permette di bloccare tutti i voli da e verso i Paesi ritenuti a rischio, oppure di individuare nazionalità che non sono ammesse in Italia (come successo nel caso dei cittadini del Bangladesh, cui è stato vietato lo sbarco a Fiumicino dopo la nascita di un focolaio a Roma).
Smart working
Per la durata dello stato di emergenza i dipendenti pubblici e quelli privati possono rimanere in smart working secondo le modalità che vengono concordate con l’azienda.
Per quel che riguarda la pubblica amministrazione, il decreto Rilancio ha previsto che i dipendenti resteranno in smart working per tutto il 2020, fino al 31 dicembre.