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Coronavirus, Sileri "untore": la risposta alle accuse

La replica del viceministro alle polemiche in seguito al volo di rientro dei 56 italiani bloccati a Wuhan

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha replicato alle accuse di chi lo ha additato come “untore” di coronavirus dopo essere salito sul volo per rimpatriare i 56 italiani bloccati a Wuhan.

Non sono untore e fare ironia sulla salute non è corretto”, ha detto Sileri all’Adnkronos. “Manca di rispetto a chi è morto per il coronavirus e a tutti i parenti che aspettano i loro cari in quarantena”.

“Non è assolutamente vero, come ho letto su alcuni giornali, che anche colleghi di partito mi avrebbero isolato o altre cose del genere”, ha aggiunto il viceministro della salute.

“È tutta una strumentalizzazione che lascia il tempo che trova. Direi inutile e soprattutto poco rispettosa nei confronti dei medici che stanno lottando contro il coronavirus”, ha specificato.

“È come dire che chi lavora in un reparto di malattie infettive in un ospedale non dovrebbe tornare a casa perché rischia di contagiare tutti”, ha dichiarato Sileri. “Sul volo e dopo il rientro sono stati rispettati tutti i protocolli“.

“Venerdì ho fatto il test per il coronavirus e sono negativo. Basta polemiche inutili”, ha ribadito. “Poi non capisco: non ero solo in aereo. C’erano 16 membri dell’equipaggio, perché tutti si sono concentrati su di me? Abbiamo rispettato il protocollo. Se nei prossimi giorni dovessi accusare febbre andrò allo Spallanzani come farebbero anche gli altri”.

Intanto, sono saliti a 908 i morti per l’epidemia in Cina, 910 considerando i due decessi fuori dal paese. Sono 40.171, come riporta Ansa, i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Ancora bloccati i 35 italiani sulla nave da crociera in Giappone.

Coronavirus, la Cina bacchetta l’Italia

Il portavoce del ministro degli Esteri cinese Geng Shuang, come riporta Ansa, ha “bacchettato” così l’Italia: “Speriamo che l’Italia possa valutare la situazione in modo obiettivo, razionale e basato sulla scienza, rispettare le raccomandazioni autorevoli e professionali dell’Oms e astenersi dall’adottare misure eccessive“.

“Dopo lo scoppio dell’epidemia, la Cina ha adottato le misure di prevenzione e controllo più complete e rigorose, molte delle quali superano di gran lunga le raccomandazioni dell’Oms e ciò che il Regolamento sanitario internazionale ha richiesto”, ha aggiunto.

L’Organizzazione mondiale della sanità “ha ripetutamente affermato che non raccomanda di imporre restrizioni sui viaggi e sul commercio alla Cina”, ha aggiunto.

“Abbiamo anche visto che in questi giorni molti personaggi politici e amici di ogni estrazione sociale in Italia hanno espresso il loro sostegno agli sforzi della Cina contro l’epidemia, che continuerà a rafforzare la sua cooperazione con l’Oms e altri Paesi, tra cui l’Italia, in modo aperto e trasparente modi per affrontare congiuntamente l’epidemia e salvaguardare la sicurezza sanitaria regionale e globale”.

Fonte foto: Ansa
Coronavirus, rimpatriati gli italiani da Wuhan

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