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Coronavirus, ospedale di Alzano: per il direttore andava chiuso

Il direttore sanitario dell'ospedale, Giuseppe Marzulli, scriveva in una lettera il 25 febbraio la sua contrarietà alla riapertura

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“È evidente che in queste condizioni il Pronto Soccorso di Alzano Lombardo non può rimanere aperto“. Lo ha scritto il direttore sanitario dell’ospedale, Giuseppe Marzulli, in una lettera inviata alla direzione generale dell’Azienda socio sanitaria Bergamo Est il 25 febbraio scorso, due giorni dopo la chiusura e l’improvvisa riapertura dopo poche ore della struttura, diventato poi focolaio di coronavirus nel Bergamasco.

La lettera, nella quale Marzulli chiedeva un “intervento urgente” mettendo nero su bianco la sua contrarietà alla riapertura, è stata pubblicata dal sito Tpi.it.

Nella lettera Marzulli fa presente all’Asst – che avrebbe dato l’ok alla riapertura del pronto soccorso – che nel presidio “stazionano” tre pazienti “senza che essi vengano accolti né dall’ospedale di Seriate né da altre strutture”.

“Pare che sia stata data indicazione – scrive – di non accettare i pazienti fino all’esito del tampone per Coronavirus”. Tale indicazione “è assurda (ed uso un eufemismo) in quanto, come noto, i tempi di refertazione sono mediamente intorno alle 48 ore e ciò vuol dire far stazionare tali pazienti per 48 ore presso il Pronto Soccorso di Alzano Lombardo, cosa contraria a qualunque protocollo ed anche al buon senso”.

“Quando è stato sollevato il punto dell’assurdità di tale disposizione, il problema è diventato la mancata disponibilità di posti letto. Ritengo indispensabile un intervento urgente”, conclude Marzulli.

A capo dell’Asst Bergamo Est c’è Roberto Cosentina, condannato a 2 anni e 6 mesi in primo grado per favoreggiamento e omissione in atti d’ufficio nel processo sulle ‘morti in corsia’ con al centro l’ex medico di Saronno Leonardo Cazzaniga.

La Procura di Bergamo ha aperto un’inchiesta sull’improvvisa riapertura del pronto soccorso. I pm dovranno verificare se siano stati seguiti i protocolli di sicurezza, se sia stata effettuata una sanificazione totale nelle ore in cui il presidio sanitario è rimasto chiuso, chi abbia deciso di riaprirlo e se questa decisione era in linea coi protocolli sanitari.

Fonte foto: Ansa
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