Coronavirus, nuove misure: tutta Italia è "zona protetta"
Il premier Giuseppe Conte ha esteso le restrizioni della Lombardia e di 14 province a tutta Italia
Il premier Giuseppe Conte ha firmato ieri sera il nuovo dpcm per contrastare la diffusione del coronavirus in Italia, che di fatto estende le misure imposte in Lombardia e 14 province a tutto il Paese. “Abbiamo adottato una nuova decisione come governo, siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini. Capisco le famiglie, i giovani, sono abitudini che ragionevolmente con il tempo alla luce delle nostre raccomandazioni potranno esser modificate, ma tempo non ce n’è. C’è una crescita importante dei contagi e delle persone decedute”.
“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute”, ha aggiunto Conte, come riporta Ansa. “Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”.
Coronavirus, quali sono le nuove misure valide in tutta Italia
“Non ci sarà più una zona rossa, non ci sarà la zona 1 e 2 della penisola. Ci sarà l’Italia, un’Italia zona protetta”, ha sottolineato Conte. Gli spostamenti saranno consentiti solo per motivi di lavoro, necessità o salute. “Saranno da evitare su tutto il territorio della penisola a meno che non siano motivati da comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o anche motivi di salute. Aggiungiamo anche il divieto degli assembramenti all’aperto e in locali aperti al pubblico”.
“Queste misure sono nel dpcm che sto per firmare – ha spiegato il presidente del Consiglio -. Andrà in Gazzetta Ufficiale stasera” e le norme “entrano in vigore domani mattina“, cioè da oggi, 10 marzo.
Tra le misure previste dal nuovo dpcm, ci sarà un divieto di assembramenti in pubblico in tutta Italia.
“Per i trasporti non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici – ha sottolineato Conte -, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare”.
Tra le eccezioni previste nel dpcm, ci sarà anche la possibilità di uscire per andare a fare la spesa di generi alimentari.
Coronavirus, stop a scuole e manifestazioni sportive
Per quanto riguarda la sospensione delle attività didattiche delle scuole e delle università, il premier ha prorogato la chiusura al 3 aprile in tutta Italia.
“Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo”, ha detto il premier, con uno stop anche al campionato di calcio.
“Stiamo pensando, visto che stiamo affrontando aspetti della macchina organizzativa che vogliamo potenziare, a usare ogni mezzo per raggiungere l’obiettivo – ha detto il premier a Palazzo Chigi -. Voi lo chiamate un supercommissario: io avverto l’opportunità di un coordinamento per l’approvvigionamento di macchinari e attrezzature sanitarie. È un ruolo che potrebbe affiancare il capo della protezione civile”.
Inoltre, “vista la gravità del momento, visto che stiamo introducendo misure non ordinarie”, ha chiarito Giuseppe Conte, “domani avremo un confronto per discutere le misure economiche con le forze di opposizione. Abbiamo già avuto due incontri sulle misure sanitarie”.
“Mi sono premurato di informarli prima della conferenza, stamattina ho sentito Salvini“, ha aggiunto. “È giusto che le opposizioni siano coinvolte, la responsabilità di governo è nostra ma siamo tutti sulla stessa barca”.