Coronavirus, la Lombardia chiede l'esercito al governo

In Sicilia e Campania verranno impiegati anche i soldati dell’esercito per effettuare i controlli nelle città e far rispettare le norme disposte dal governo per contenere l’epidemia di Covid-19. I militari potrebbero arrivare nei prossimi giorni anche in altri territori, dato che, come riporta il Corriere della Sera, sono numerose le richieste in tal senso inviate al Viminale da sindaci e governatori.

Tra i sindaci che hanno richiesto personale militare per i controlli ci sono, tra gli altri, il primo cittadino di Verona, Federico Sboarina, e quello di Civitavecchia Ernesto Tedesco.

Anche la Regione Lombardia chiederà l’impiego dei soldati, secondo quanto annunciato dal governatore Attilio Fontana a ‘Pomeriggio Cinque’.

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha spiegato che le richieste saranno valutate localmente dai prefetti, nell’ambito dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha confermato all’Ansa che i militari potranno essere impiegati nei controlli pe l’emergenza coronavirus: “D’intesa con il Ministro dell’Interno Lamorgese ho dato piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in ‘Strade Sicure’ per la gestione dell’emergenza coronavirus, sulla base delle esigenze territoriali individuate dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Coronavirus, i militari in Sicilia

Secondo quanto annunciato dalla presidenza della Regione Sicilia, i militari già impiegati sull’isola nell’operazione ‘Strade sicure’ saranno già da domani impiegati nel controllo del terrritorio, in particolare nei capoluoghi di provincia e nei punti di arrivo dei passeggeri. E altri soldati dovrebbero sbarcare sull’isola nelle prossime ore.

Il governatore Nello Musumeci aveva avanzato ieri una richiesta formale al capo del Viminale, allarmato dalla crescita del tasso di contagio che da alcuni giorni si registra in Sicilia, superiore a quello della media nazionale, e vista “la perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19″.

Coronavirus, 100 soldati in Campania

Secondo quanto riporta l’Ansa, alcuni contingenti dell’esercito sono in arrivo in Campania per affiancare le forze dell’ordine nei controlli sul territorio necessari per il rispetto delle norme di prevenzione relative all’emergenza coronavirus. La Regione ha reso noto che la comunicazione del Viminale è arrivata in mattinata al presidente Vincenzo De Luca.

In una prima fase saranno 100 i militari impegnati nei controlli, poi si procederà ad una programmazione più organica che verrà stabilita dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con i prefetti della Campania interessati.

Anche il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ha sollecitato, a Skytg24, l’impiego dei militari: “Credo possa essere utile utilizzare anche l’esercito, moltiplicare la presenza dei militari, affinché i controlli siano più severi. Si faccia capire ai cittadini che stare a casa significa aiutare se stessi, i propri figli, genitori, la propria famiglia”.

Da più parti inoltre è arrivato l’invito a prendere misure più restrittive per rallentare il contagio, come ribadito in conferenza stampa a Milano il vicepresidente della Croce Rossa cinese, Sun Shuopeng.

Coronavirus, telefonata Fontana-Conte: chiesto esercito

“Massiccio utilizzo dell’esercito come presidio, insieme alle forze dell’ordine, per garantire il ferreo rispetto delle regole vigenti, partendo dalle ‘corsette’ e dalle passeggiate il libertà”.

Questa è una delle richieste di cui il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha discusso, la sera di giovedì 19 marzo, con il premier Giuseppe Conte durante una telefonata che lo stesso governatore ha definito”cordiale e costruttiva”.

Chiusura degli studi professionali e degli uffici pubblici, salvo per le attività indifferibili. Fermo dei cantieri. E, ancora, un’ulteriore limitazione delle attività commerciali.

Oltre all’impiego dell’esercito sono queste le ulteriori richieste avanzate dal governatore. “Un colloquio nel quale ho ancora una volta rappresentato al presidente del Consiglio la situazione sempre più grave che sta vivendo la Lombardia”