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Coronavirus e asintomatici, Gimbe chiarisce e cita uno studio

La Fondazione Gimbe ha commentato le affermazioni di Van Kerkhove, prendendo posizione sulla trasmissibilità del virus da parte degli asintomatici

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Anche la Fondazione Gimbe ha preso posizione circa le affermazioni di Maria Van Kerkhove, capo del team tecnico anti-Covid-19 dell’Oms. Queste le parole del presidente Nino Cartabellotta, riportate dall’Ansa: “Circa il 40-45% delle persone infette da Sars-CoV-2 risultano senza sintomi, suggerendo un elevato potenziale del virus di diffondersi nella popolazione in maniera silenziosa ed estesa”.

Gimbe, lo studio sui dati di 16 coorti

“Considerato che nelle varie coorti non è sempre possibile distinguere gli asintomatici dai pre-sintomatici, i ricercatori riportano in maniera conservativa che gli infetti che non sviluppano alcun sintomo sono almeno il 30%”, ha precisato Cartabellotta, riferendosi a uno studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine che incrocia i dati di 16 coorti, compresa quella di Vo’ Euganeo.

La pubblicazione evidenzierebbe dunque gli aspetti più solidi finora appresi sull’infezione asintomatica da coronavirus. Sulla scia delle parole dell’immunologo Andrea Crisanti, in aperta polemica con Van Kerkhove, Cartabellotta ha precisato: “In questa fase molto delicata della pandemia, sarebbe opportuno conoscere i risultati della ricerca già disponibili, prima di lanciarsi in dichiarazioni ardite e pericolose, rischiando di condizionare le politiche sanitarie dell’intero pianeta”.

Gimbe: “Asintomatici possono trasmettere il virus”

Il presidente della Fondazione Gimbe ha poi illustrato nel dettaglio le evidenze dello studio su Annals: “I soggetti asintomatici possono trasmettere il virus per un periodo prolungato, verosimilmente anche maggiore di 14 giorni. Diversi studi, tra cui uno condotto in Lombardia, dimostrano che soggetti asintomatici e sintomatici hanno una carica virale simile che non coincide con la trasmissibilità del virus, ancora non adeguatamente studiata”.

Gimbe: “Anomalie polmonari negli asintomatici”

L’assenza di sintomi, ha sottolineato Cartabellotta, non corrisponde ad “assenza di lesioni: infatti, nelle 2 coorti che hanno sottoposto alla Tac i soggetti inclusi (Diamond Princess, Corea del Sud), sono state rilevate negli asintomatici anomalie polmonari subcliniche di incerto significato che richiedono ulteriori studi. A causa dell’elevato rischio di diffusione silente da parte di soggetti asintomatici, è indispensabile estendere le strategie di testing alle persone senza sintomi”.

In conclusione, Cartabellotta ha quindi portato avanti la tesi che le persone asintomatiche siano un “fattore rilevante nella diffusione del contagio da Sars-Cov-2″. Per cui, una strategia preventiva efficace in questa fase deve tenere conto dell’individuazione e del tracciamento dei soggetti asintomatici.

Fonte foto: ANSA
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