Coronavirus, 300 italiani ancora bloccati a Tenerife
"Non sappiamo come tornare, ogni biglietto viene annullato"
Bloccati in Spagna. A Tenerife ci sono 300 italiani che stanno provando in ogni modo a rientrare, ma invano. Lo racconta all’Adnkronos uno di loro, Massimo Tamilia, medico di Ostia: “Stiamo vivendo una situazione estremamente pesante. Abbiamo provato qualsiasi strada, fatto nove biglietti che sistematicamente mi vengono annullati. Non c’è modo per tornare in Italia se non attraverso strade lunghe e complicate, oltre che niente affatto garantite”.
Tamilia spiega di aver ricevuto la proposta di “prendere un volo per Ginevra, ma poi è sicuro che da lì riesca a tornare in Italia? Faccio il medico di base, ho i pazienti che mi chiamano sul telefonino per avere consigli, è una situazione emergenziale in cui il ruolo diventa ancora più importante e necessario, ma da qui non c’è possibilità di muoversi, almeno non per ora”.
La prima data utile per salire su un aereo e rientrare in Italia potrebbe essere il 4 aprile, “ma è tutto da confermare”.
Non solo, osserva Tamilia, ”io qui ho una casa, ma come faranno gli altri connazionali che si trovano nelle strutture alberghiere? Chi pagherà loro il soggiorno fino alla data in cui potranno tornare in Italia?”
Tamilia chiede aiuto al governo: ”È necessario un supporto dall’Italia, dei voli ad hoc per riportarci a casa. Qui al momento ci sono solo 60 casi di contagio da coronavirus. Hanno chiuso scuole e discoteche, ma non possiamo sapere cosa succederà nei prossimi giorni. Sappiamo che in Italia la situazione è preoccupante, ma se una emergenza accadesse qui, siamo sicuri che saprebbero fronteggiarla?” .