Corea del Nord, Usa e Seul mostrano i muscoli e lanciano 4 missili: uno però si schianta e provoca il panico
Cresce la tensione in Oriente: Seul e gli Stati Uniti rispondono alla Nord Corea ma un missile fallisce e si schianta
Non si è fatta attendere la risposta di Usa e Corea del Sud alla Nord Corea. Ieri di Kim Jong-un ha lanciato un missile intercontinentale a raggio intermedio sopra il Giappone. Una provocazione che ha innescato un’immediata reazione in cui non tutto è filato liscio.
- La reazione di Seul e Usa
- La risposta 'goffa': un missile fallisce, si schianta a terra e provoca il panico
- Chiesto Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
La reazione di Seul e Usa
L’esercito sudcoreano e quello statunitense prima hanno sganciato due bombe di precisione Jadam (Joint Direct Attack Munition) su un poligono di tiro posizionato sull’isola disabitata di Jikdo, nel mar Giallo; poi hanno lanciato quattro missili terra-terra nel Mar del Giappone contro bersagli simulati.
“Per rispondere alle provocazioni della Corea del Nord e assicurarci di poter dimostrare le nostre capacità”, dice il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby.
La risposta ‘goffa’: un missile fallisce, si schianta a terra e provoca il panico
Ciascuna delle due parti ha sparato due missili balistici a corto raggio Atacms di fabbricazione statunitense. Separatamente la Corea del Sud ha lanciato anche due missili Hyunmoo-2, uno dei quali ha fallito però l’obiettivo poco dopo il lancio e si è schiantato senza causare vittime, precisa l’esercito di Seul.
L’esplosione e il successivo incendio hanno indotto molti nella città di Gangneung a credere che potesse esserci in corso un attacco nordcoreano. Così si è scatenato il panico. Il missile si è schiantato all’interno di una base dell’aeronautica militare nella periferia della città. Sul “volo anomalo” sta indagando l’esercito sudcoreano.
Chiesto Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Ieri sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro giapponese Fumio Kishida hanno avuto un contatto telefono tramite cui hanno condannato il lancio nordcoreano sopra il territorio nipponico (il primo da cinque anni a questa parte).
Dopo la provocazione della Corea del Nord, gli Stati Uniti hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi oggi. “Abbiamo chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza per affrontare il pericoloso lancio”, ha confermato su Twitter l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield.
Ci sono però poche possibilità che le discussioni vadano a buon fine per via dell’opposizione di Russia e Cina. Già a maggio Mosca e Pechino avevano messo il veto a un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Nord Corea.
Ankit Panda, senior fellow presso il Carnegie Endowment afferma che “sollevare la questione all’Onu non avrà fondamentalmente alcun effetto nel dissuadere la Corea del Nord dal procedere con i suoi test missilistici”.
A far aumentare la preoccupazione sono le notizie di intelligence su un possibile test nucleare. Secondo Seul, Kim ha ormai completato i preparativi. Un test – sostengono gli 007 sudcoreani – potrebbe essere effettuato tra il Congresso del Partito Comunista Cinese di metà ottobre e le elezioni di midterm Usa di novembre.