Corea del Nord lancia satellite spia militare, allarme in Giappone: abitanti di Okinawa al riparo nei rifugi
Il lancio del satellite nord coreano voluto da Kim Jong-un preoccupa il Giappone: i cittadini dell'isola di Okinawa sono invitati ad andare nei rifugi
Dopo due primi tentativi falliti, la Corea del Nord di Kim Jong-un sarebbe riuscita a lanciare in orbita un satellite spia militare. La notizia è stata rilanciata da agenzie di stampa sudcoreane, preoccupate assieme al Giappone delle possibili conseguenze di quest’azione. Sull’isola di Okinawa è già stato lanciato l’allarme.
- Pyongyang lancia in orbita un satellite spia: cresce l'allerta
- La Corea del Nord aveva avvisato il Giappone del lancio
- Vladimir Putin aiuta la Corea del Nord nella corsa allo spazio
Pyongyang lancia in orbita un satellite spia: cresce l’allerta
L’ultimo tentativo risale ad agosto: la dittatura di Kim Jong-un aveva provato a mandare un satellite spia nello spazio, anche in quel caos, come a maggio 2023, facendo un buco nell’acqua. Il razzo avrebbe avuto un problema durante il terzo stadio, mentre il Chollima-1 lanciato prima dell’estate si era schiantato in mare.
Adesso, invece, ce l’avrebbero fatta. Lo riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap e la giapponese Kyodo: un nuovo lancio ha mandato verso sud un missile, situazione che ha subito spinto le autorità giapponesi a far scattare il sistema di allarme. Gli abitanti della prefettura di Okinawa, isola situata nell’arcipelago delle Ryūkyū, sono stati esortati a mettersi al riparo nei rifugi.
Il lancio è stato rilevato dai militari della Corea del Sud nella zona di Tongchang-ri, lungo la costa nordoccidentale della Corea del Nord, attorno alle 22.43 ora locale. Il missile avrebbe sorvolato l’Oceano Pacifico pochi minuti dopo. L’allarme a Okinawa è rientrato pochi minuti dopo.
La Corea del Nord aveva avvisato il Giappone del lancio
Viene riportato che nonostante siano scattati i sistemi di allarme, il lancio del satellite spia era stato anticipato già nei giorni scorsi. Il governo di Pyongyang aveva segnalato al Giappone un arco temporale di nove giorni – dal 22 al 30 novembre – per il lancio di un razzo per trasporto di satelliti.
Il fatto che il lancio segnalato sia avvenuto poche ore prima del cut-off, ha fatto alzare il livello di guardia ai vicini Paesi. Da Seul avvertono che saranno prese “le misure necessarie per proteggere le vite e la sicurezza della popolazione”, senza tuttavia precisare di che tipo.
Il 30 novembre è in programma il lancio del primo satellite interamente sviluppato dalla Corea del Sud: il razzo SpaceX Falcon 9 partirà dalla base di Vandenberg, in California. Si riaccende così la corsa allo spazio da parte delle due Coree, ma a preoccupare è il fatto che dietro a Kim Jong-un ci sia l’ombra della Russia.
Vladimir Putin aiuta la Corea del Nord nella corsa allo spazio
Le vicende interessano da vicino il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che due anni fa ha inserito il lancio di satelliti da parte della dittatura nordcoreana nella lista delle attività proibite. Il sospetto, è che non siano altro che coperture per test di missili intercontinentali.
Poche settimane fa, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto visita a Kim Jong-un nel cosmodromo di Vostochny. Quando gli è stato chiesto se la Russia fosse disposta ad aiutare Pyongyang nelle sue mire spaziali, non si è nascosto: “Siamo venuti qui per questo, il leader nordcoreano è molto interessato alla tecnologia missilistica“.
I due Paesi sono molto vicini. Secondo i dati raccolti dalle intelligence occidentali, in cambio di tecnologia e aiuti nella corsa per diventare una potenzia spaziale, la Corea del Nord avrebbe rifornito la Russia di un milione di proiettili utili per la guerra contro l’Ucraina.