Conte: "Mai autorizzato apertura discoteche. Pd e M5s dialoghino"
Conte auspica una convergenza alle regionali delle forze di maggioranza e rimarca che mai l'esecutivo ha autorizzato l'apertura delle discoteche
Il premier Giuseppe Conte, intervistato da Il Fatto Quotidiano, afferma che è ragionevole “che le forze politiche che sostengono il governo provino a dialogare anche a livello regionale“. “In Puglia e nelle Marche presentarsi divisi espone al rischio di sprecare una grande occasione”, aggiunge il presidente del Consiglio. “Una sinergia anche a livello territoriale può imprimere una forte spinta per realizzare le strategie del Green deal, dell’innovazione digitale, degli investimenti nelle infrastrutture, negli asili nido e nelle scuole”, prosegue, assicurando che queste elezioni regionali “coincidono con un appuntamento storico per l’Italia”.
“Stiamo elaborando un Recovery Plan – continua il premier -, finanziato con ingenti fondi europei, che costituisce la più grande opportunità per le nuove generazioni dal secondo dopoguerra a oggi. Le Regioni saranno coinvolte in questi progetti e diventeranno anche dei centri di spesa”.
Per il premier “scomuniche” come quelle del centrosinistra a Raggi e Appendino “sono frutto delle fratture del passato. Il dialogo va coltivato a tutto campo e deve coinvolgere anche le candidature dei sindaci”. Comunque “non si tratta di dare un voto al governo. Ma ritengo legittimo auspicare che le forze di maggioranza trovino il modo di collaborare anche a livello regionale”.
Conte passa poi a commentare il tema della chiusura dei locali da ballo sottolineando che “il governo non ha mai autorizzato l’apertura delle discoteche“, ma alcune Regioni “hanno voluto adottare protocolli sanitari ritenendoli compatibili con la riapertura delle discoteche”.
Quando si è constatato “che la curva epidemiologica rischiava di risalire siamo intervenuti”, puntualizza, garantendo anche “un intervento di sostegno finanziario per tutti gli operatori del settore”.
Rispetto alla scuola “il governo, la Protezione civile, i sindaci e i presidenti delle Province, gli uffici scolastici regionali e i dirigenti scolastici stanno profondendo il massimo impegno per garantire il rientro a scuola in condizioni di massima sicurezza”.
Con i fondi del Recovery Plan “dedicheremo molta attenzione alle infrastrutture materiali e immateriali e puntiamo a investire su scuola, università e ricerca e al miglioramento dell’efficienza della Pubblica amministrazione e del sistema giustizia. Intendiamo consegnare il piano in Europa a metà ottobre”.
Per quel che riguarda il Mes “ricordo che si tratta pur sempre di soldi presi a prestito. Confido che i flussi di cassa rendano superfluo quest’ulteriore indebitamento” ma se il quadro di finanza pubblica imponesse valutazioni differenti, “andremo in Parlamento e ne discuteremo in piena trasparenza”.
Infine l’opinione sul discorso di Mario Draghi al Meeting di Rimini: “Sono d’accordo, in particolare, sul fatto che dobbiamo rafforzare gli strumenti per dare maggior forza e stabilità all’area dell’euro e investire con determinazione sull’istruzione e sulla ricerca per garantire un futuro migliore ai giovani”.