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Contagi Covid in aumento del 17%: il ritorno a scuola si fa sentire, più ricoveri ma diminuiscono i morti

Il ritorno a scuola e la diffusione di diverse varianti fanno impennare il numero di contagi da Covid-19: crescono i ricoveri, decessi in calo

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

I contagi da Covid in Italia hanno registrato un nuovo aumento, accompagnato però da un calo significativo dei decessi. Dal 26 settembre al 2 ottobre, il numero dei nuovi positivi è salito a 13.073, segnando una crescita del 17% rispetto agli 11.164 della settimana precedente.

Covid, più contagi ma meno morti

I decessi settimanali sono scesi a 85, rispetto ai 112 registrati nel periodo 19-25 settembre, con una riduzione di circa il 24%.

Parallelamente, anche il numero di tamponi eseguiti è aumentato: sono stati effettuati 95.017 test, quasi il 12% in più rispetto ai 85.030 della settimana precedente.

Il ritorno a scuola pesa sul bollettino Covid

Questo ha portato a un leggero aumento del tasso di positività, che è passato dal 13,1% al 13,8%. Il ritorno a scuola sembra aver avuto un impatto significativo sull’andamento dei contagi, con un aumento dell’indice di trasmissibilità (Rt) e dell’incidenza.

Secondo il bollettino del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), nel periodo 23-29 settembre l’incidenza dei casi diagnosticati è stata di 21 per 100.000 abitanti, in aumento rispetto ai 16 della settimana precedente.

Il dato sui ricoveri

Come riporta Quotidiano Sanità, nonostante la risalita dei contagi e la diffusione di nuove varianti, gli esperti tendono a mantenere un atteggiamento di prudente ottimismo.

Secondo Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all’Università Lumsa, non vi sono segnali di un “autunno caldo” come quello dello scorso anno.

Anche i ricoveri ospedalieri, pur in lieve crescita, rimangono inferiori rispetto allo stesso periodo del 2023. In questo contesto, la vaccinazione resta la principale arma di protezione, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione e per chi è a maggior rischio di complicanze.

Xec e le altre varianti

Anche sul fronte delle varianti, sono stati segnalati cambiamenti importanti. I dati preliminari di settembre evidenziano la co-circolazione di diverse sotto-varianti di Jn.1, con una predominanza della sotto-variante Kp.3.1.1.

Aumenta inoltre la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante Xec, il quale sta ricevendo una crescente attenzione a livello internazionale per la sua maggiore capacità di diffusione e la possibile riduzione dell’efficacia vaccinale.

Fonte foto: Getty Images

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