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Conseguenze per iPhone e Nvidia dopo il terremoto in Taiwan: fabbriche evacuate, previsione su chip-processori

Il violento terremoto a Taiwan può avere pesanti ripercussioni sull'industria tecnologica: sospesa la produzione di chip e processori

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Dopo il violento terremoto che ha colpito Taiwan sono ore di apprensione anche per l’industria tecnologica di tutto il mondo. L’isola è infatti il principale produttore globale di semiconduttori e dopo la scossa le aziende hanno evacuato gli stabilimenti e bloccato la produzione di chip e processori. Gli effetti del sisma sono ancora tutti da valutare, uno stop prolungato potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle economie mondiali.

Terremoto a Taiwan, evacuate fabbriche di processori

Dopo il violento terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito Taiwan TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing),il più grande produttore di semiconduttori e chip al mondo, ha fermato i macchinari.

Lo riporta Bloomberg, spiegando che l’azienda taiwanese è stata costretta a fermare diversi impianti di produzione di chip e processori ed evacuare il personale a seguito della scossa, la più forte registrata sull’isola negli ultimi 25 anni.

Lo stesso hanno fatto altri produttori di processori, come la United Microelectronics Corp, che ha evacuato gli stabilimenti di Hsinchu e Tainan. Anche Innolux e AUO, aziende produttrici di display, hanno evacuato le strutture.

TSMC ferma la produzione di chip

TSMC è il principale produttore di chip a contratto e realizza processori progettati su misura da numerose aziende, da Apple a Nvidia, che vengono impiegati su iPhone, smartphone e tanti altri dispositivi.

Con un comunicato ufficiale l’azienda ha affermato che i suoi sistemi di sicurezza hanno funzionato normalmente e sta valutando l’impatto del sisma su fabbriche e macchinari.

 TSMC è il principale produttore globale di semiconduttori

Gli impianti dovranno essere controllati per rilevare eventuali danni strutturali, le attrezzature di produzione dovranno essere ricalibrate.

Indipendentemente dai tempi di recupero, ancora incerti, l’interruzione delle operazioni crea problemi alla produzione di processori di fascia alta, che necessitano di operazioni continue, in uno stato di assoluto controllo e isolamento per alcune settimane.

La produzione dei semiconduttori è un processo delicatissimo, basta una singola vibrazione, uno starnuto o alcuni granelli di polvere a distruggere interi lotti.

Il ruolo chiave di Taiwan nella produzione di chip

Taiwan ha un ruolo chiave nell’economia globale, dato che è il principale produttore di chip e processori che vengono usati per smartphone, tablet, computer, elettrodomestici e automobili.

TSMC in particolare, oltre a essere il principale fornitore di Apple, realizza circa l’80% dei chip di fascia alta necessari per applicazioni avanzate come smartphone e intelligenza artificiale.

I chip vengono impiegati ovunque e loro richiesta è aumentata esponenzialmente con l’avvento dell’intelligenza artificiale. Il terremoto ha quindi messo in apprensione un po’ tutta l’industria mondiale legata ai semiconduttori.

Negli ultimi anni Europa e Stati Uniti hanno sottolineato i rischi di avere come unico fornitore di chip e processori le aziende di Taiwan. Del resto è ancora fresca nella memoria di tutti i tanti problemi causati dallo stop alla produzione e al commercio dei chip durante la pandemia Covid.

Un vulnerabilità che preoccupa non poco l’Occidente, un eventuale conflitto militare tra Cina e Taiwan sarebbe catastrofico da questo punto di vista.

Fonte foto: ANSA
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