Confermato l'ergastolo a Paolo Bellini per la strage di Bologna, la reazione dei familiari delle vittime
La Corte d'Assise d'Appello ha confermato l'ergastolo per l'ex terrorista Paolo Bellini nel processo per l'attentato alla stazione di Bologna del 1980
Dopo sei ore di camera di consiglio la Corte d’Assise d’Appello bolognese ha confermato l’ergastolo per Paolo Bellini, ex terrorista di Avanguardia Nazionale a processo per la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. La sentenza coinvolge Bellini in concorso con ex Nar condannati e altri mandanti deceduti come Licio Gelli.
- Strage di Bologna, confermato l'ergastolo per Paolo Bellini
- Le reazioni dei familiari delle vittime
- Le dichiarazioni di Paolo Bellini in aula
Strage di Bologna, confermato l’ergastolo per Paolo Bellini
In attesa delle motivazioni della sentenza, che saranno rese note entro 90 giorni, è arrivato quindi il verdetto che ribadisce la pena dell’ergastolo per Paolo Bellini.
La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha non solo confermato l’ergastolo per Paolo Bellini, ma ha anche ribadito la colpevolezza di altri due imputati.
L’ex terrorista Paolo Bellini in aula
Piergiorgio Segatel, ex capitano dei carabinieri, è stato nuovamente condannato a sei anni per depistaggio.
Domenico Catracchia, ex amministratore di condomini in via Gradoli a Roma, è stato condannato a quattro anni per aver fornito false informazioni al pm con l’intento di ostacolare le indagini.
Il processo riguarda Bellini in concorso con numerosi soggetti, fra ex Nar già destinatari di condanna (Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini) e altre persone ormai decedute, come Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, per i quali è stato appurato un ruolo di finanziatori, mandanti o organizzatori dell’atto terroristico.
Le reazioni dei familiari delle vittime
Diversi i parenti delle vittime presenti in aula in attesa del verdetto. "Il lavoro fatto dagli avvocati e dall’associazione è stato premiato con risultati notevoli in primo e secondo grado" ha commentato Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980.
"Questo è un fatto estremamente positivo per arrivare alla piena verità sulla strage di Bologna e sulle altre stragi" ha aggiunto Bolognesi.
"Non è finita, sappiamo benissimo che ci sarà il ricorso alla Cassazione, ma questo è un tassello importante per noi familiari delle vittime" ha aggiunto la vicepresidente Anna Pizzirani.
E ancora: "Perché è la parola agli 85 che non possono parlare, questi sono i fatti, sappiamo chi sono stati i mandanti, sappiamo chi è stato. Cercheremo di non fermarci qui".
Le dichiarazioni di Paolo Bellini in aula
Le dichiarazioni "fiume" rese da Paolo Bellini in aula in mattinata sono apparse confusionarie, definite "deliranti" dall’associazione dei familiari delle vittime.
Durante il processo, l’ex terrorista ha in particolare lamentato che l’immagine di "stragista" gli era stata imposta "a prescindere" dai media e dalla giustizia, e che avrebbe confessato il coinvolgimento nella strage di Bologna se fosse stato colpevole, poiché già marchiato come tale.
Bellini ha poi puntato il dito nuovamente sulla sua ex moglie, Maurizia Bonini.
Ha chiesto che fosse risentita, e accusandola di falsità e bugie, dichiarazioni che di fatto hanno distrutto il suo alibi dalla durata quarantennale.