Erano attese novità nella giornata di oggi riguardo alla Strage di Bologna.
- Strage di Bologna, la condanna di Paolo Bellini
- Il processo ai mandanti e gli altri condannati
- Paolo Bellini, chi è l'uomo che partecipò alla strage
Strage di Bologna, la condanna di Paolo Bellini
Paolo Bellini è stato condannato all’ergastolo con un anno di isolamento dalla Corte di assise di Bologna: per i giudici del capoluogo emiliano il 2 agosto 1980 ha partecipato come esecutore materiale all’attentato compiuto con una bomba esplosa alla stazione che causò 85 morti e ferì oltre 200 persone.
Ex Avanguardia Nazionale, 69 anni, per l’accusa è il quinto attentatore, in concorso con gli altri già condannati in definitiva, ossia Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini e infine Gilberto Cavallini per ora condannato in primo grado.
Il processo ai mandanti e gli altri condannati
Oltre alla condanna all’ergastolo a Paolo Bellini, non presente in aula al momento della lettura della sentenza, la Corte di assise di Bologna ha giudicato responsabili anche gli altri due imputati nel nuovo processo sulla Strage di Bologna.
Si tratta dell’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel (accusato di depistaggio), condannato a sei anni di carcere, e di Domenico Catracchia (ex amministratore di condominio in via Gradoli, a Roma), accusato di false informazioni al pm al fine di sviare le indagini, che dovrà scontare quattro anni.
Tutti i cinque appartenenti ai Nuclei armati rivoluzionari – Bellini compreso – si sono sempre dichiarati innocenti.
Paolo Bellini, chi è l’uomo che partecipò alla strage
Paolo Bellini era stato già indagato per la strage all’inizio degli anni ’80 ma era stato prosciolto nel 1992 per insufficienza di prove a suo carico. Poi nel marzo del 2019 la procura generale di Bologna (che aveva aperto l’inchiesta sui presunti mandanti, organizzatori e finanziatori della strage, vale a dire Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti deceduti) ha chiesto la revoca del proscioglimento iscrivendolo nel registro degli indagati insieme all’ex capocentro del Sisde di Padova Quintino Spella e agli altri due condannati nella giornata di oggi.
A carico di Bellini sono emersi, fra gli altri, quelli che per i magistrati bolognesi sono elementi certamente probanti: un fotogramma di un filmino amatoriale (girato da un turista a Bologna la mattina della strage) nel quale si vedrebbe quello che per gli inquirenti è il volto dell’imputato, e un’intercettazione ambientale in cui l’ex capo di Ordine nuovo, ossia Carlo Maria Maggi, afferma che alla strage prese parte un aviere – Bellini era un pilota – che avrebbe portato la bomba.
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