Con la nuova Manovra possibile taglio di Irpef e aumenti in busta paga a seconda del reddito: le novità
Risorse Manovra a taglio del cuneo fiscale e ipotesi accorpamento Irpef: la combinazione aumenterebbe gli stipendi di 120 euro. Le novità in arrivo
La legge di Bilancio non ha abbastanza fondi per mantenere tutti gli impegni assunti in campagna elettorale e negli ultimi mesi, tra questi quelli voluti dal leader della Lega Matteo Salvini. Al contrario, nella Manovra si ipotizza una combinazione capace di portare aumenti fino a 120 euro in più al mese. Si tratta del taglio del cuneo fiscale in relazione alla nuova Irpef.
Taglio del cuneo fiscale
La prossima Manovra avrà una copertura stretta, assorbita quasi totalmente dal taglio del cuneo fiscale. Questo, a partire dal 2024, porterà un aumento medio in busta paga di circa 100 euro per i redditi fino a 35 mila euro lordi.
Nella pratica: per i datori di lavoro è previsto uno sconto del 6% per i redditi fino a 35 mila euro e dal 3 al 7% per i redditi fino a 25 mila euro.
Irpef: accorpamento delle aliquote
La Manovra, che dovrà essere approvata entro il 10 ottobre, potrebbe contenere l’accorpamento dei primi due scaglioni dell’Irpef. Questo porterebbe per i redditi fino a 28 mila euro l’aliquota al 23%. I restanti scaglioni sarebbero: il 35% fino a 50 mila euro e 43% per i redditi superiori a 50 mila euro.
Secondo le stime dei commercialisti il beneficio del taglio del cuneo porta vantaggi a chi guadagna 20mila euro: infatti i 77 euro di beneficio derivanti dal taglio del cuneo, salirebbero a 84 euro mensili con l’aggiunta della nuova Irpef.
Manovra: altre novità in arrivo
La Manovra, per quanto stretta, non si limita a Irpef e taglio del cuneo fiscale. Una parte dei fondi riconferma l’assegno unico (aumentato a partire dal secondo figlio), ma anche lo sconto Ires per le aziende che assumo donne con tre figli, il mutuo agevolato per le coppie under 36 e l’Iva al 5% su pannolini, biberon e omogeneizzati.
Resta invece aperta la questione del saldo e stralcio per le cartelle esattoriali fino a 20 mila euro (limitato ai redditi medio-bassi fino a 35 mila euro). Si tratta di una delle iniziative sostenute dalla Lega che potrebbero non vedere la luce, infatti il ministero dell’Economia ha già fatto capire che non intende, al momento, avviare nuove sanatorie.