Salta la proroga del Superbonus 110 per i condomini coi lavori in corso: da gennaio sarà tagliato al 70%
Nessuna proroga per il Superbonus che calerà al 70% a partire da gennaio 2024 anche per quei condomini che hanno già fatto partire i lavori di ristrutturazione
Doccia fredda per chi sperava in una proroga senza tagli del Superbonus. Il governo lo aveva annunciato da tempo e ora dalle parole si passa ai fatti: nel corso dei lavori parlamentari sulla legge di conversione del decreto Asset è emerso che la proroga di sei mesi per ultimare i lavori condominiali attualmente in corso non ci sarà.
- Superbonus al 70% da gennaio 2024
- L'opposizione attacca, il governo si difende
- Il nodo dei crediti incagliati
Superbonus al 70% da gennaio 2024
A partire da gennaio 2024 il Superbonus edilizio sarà tagliato dal 90% al 70%.
Nella proroga speravano cittadini e imprese: i primi si auguravano di poter evitare di pagare di tasca propria la parte eccedente, mentre le imprese speravano che un Superbonus ancora alto avrebbe continuato a stimolare il mercato.
Fonte foto: ANSA
“Governo e maggioranza hanno bocciato tutti gli emendamenti in materia di Superbonus”, attaccano i senatori del Pd Michele Fina, Lorenzo Basso e Nicola Irto nel commentare l’andamento dei lavori delle commissioni Ambiente e Industria del Senato.
“A nulla sono serviti gli appelli forti non solo di migliaia di cittadini e lavoratori preoccupati, ma anche di rappresentanti di categorie economiche come l’Ance, considerata testualmente dal Governo come portatrice di interessi tra tanti: Governo e maggioranza sono sordi davanti alle difficoltà che mettono in ginocchio famiglie e imprese“, aggiungono.
Fra gli emendamenti dell’opposizione bocciati, uno che chiedeva la proroga al 31 dicembre 2024 per i lavori nei condomini.
Bocciato anche l’emendamento che chiedeva una proroga, più contenuta, al 30 giugno 2024.
L’opposizione attacca, il governo si difende
La critica più frequente mossa al governo è quella di aver cambiato le carte in tavola dopo che i condomini avevano deliberato di fare lavori di ristrutturazione in base alla normativa vigente.
L’esecutivo ribatte citando i numeri: con il suo costo di 3 miliardi al mese il Superbonus è risultato essere economicamente insostenibile per la tenuta dei conti pubblici. Dunque una sua rimodulazione al ribasso è inevitabile.
Il nodo dei crediti incagliati
I condomini sono gli immobili maggiormente interessati dalla rimodulazione del Superbonus.
Secondo le rilevazioni della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa) sarebbero circa 20mila i condomini in cui i lavori di ristrutturazione non sono ancora terminati.
A pesare, soprattutto, il nodo dei crediti incagliati: senza la cessione del credito la liquidità finisce e i cantieri si fermano.
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