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POLITICA ESTERA

Come ha fatto Giorgia Meloni a vincere le elezioni e diventare premier? La teoria dei servizi segreti russi

La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni nel 2022 e quel risultato ha permesso a Giorgia Meloni di diventare premier: cosa c'è dietro secondo i servizi segreti russi

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Come ha fatto Giorgia Meloni a diventare premier? La risposta a questa domanda è arrivata dai servizi segreti russi. Gli 007, infatti, hanno puntato il dito contro gli Stati Uniti, ritenuti colpevoli di boicottaggio al sistema elettronico di voto di essere autori di appelli dell’opposizione a non andare alle urne in vita delle elezioni presidenziali in Russia, che si terranno dal 15 al 17 marzo, e a cui Vladimir Putin si presenta per ottenere il quinto mandato. In questa analisi hanno tirato in ballo il Governo italiano e le elezioni politiche del 25 settembre 2022.

La teoria dei servizi segreti della Russia

Il Servizio stampa dei servizi d’intelligence esterni (Svr) di Mosca, citati dalla Tass, ha accusato gli Stati Uniti di due cose:

  • boicottaggi al sistema elettronico di voto;
  • appelli dell’opposizione a non andare alle urne.

Mario Draghi e Giorgia Meloni, in uno scatto del 23 ottobre 2022, in occasione del tradizionale passaggio della campanella

L’obiettivo degli Usa sarebbe quello di ridurre il numero di votanti alle presidenziali in Russia del 15-17 marzo per screditare la consultazione, a cui Vladimir Putin si presenta per ottenere un quinto mandato.

Gli Stati Uniti, però, secondo gli 007 dimenticherebbero che il numero di votanti è basso anche in vari Paesi occidentali, tra cui l’Italia, dove il partito di Giorgia Meloni ha vinto nel 2022 “solo a causa della bassissima affluenza alle urne”.

Ed effettivamente a votare, lo scorso 25 settembre 2022, andò appena il 63,9% degli aventi diritto, record negativo nella storia della Repubblica.

Secondo i russi, la coalizione di centrodestra ottenne “una vittoria inaspettata solo a causa della bassissima affluenza”.

Quanti voti ha preso il centrodestra guidato da Giorgia Meloni nel 2022

Nel 2022, alla Camera, il centrodestra aveva raccolto circa 12,3 milioni di voti (FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati), mentre il centrosinistra 7,3 milioni (Pd, AVS, +Europa, Impegno Civico) e il M5S 4,3 milioni.

Nel 2018, sempre alla Camera, il centrodestra aveva raccolto 12,4 milioni di voti, praticamente gli stessi del 2022; il centrosinistra ne aveva conquistati 7,9 milioni, il M5S 10,9 milioni.

Nel 2022 – senza contare schede bianche e nulle, i voti alla Camera sono stati 28 milioni (su 46 milioni di voti); nel 2018 32,8 milioni di voti (su 46,7 milioni di elettori).

Il buco di circa 5 milioni di voti sembra quindi largamente causato dalla probabile delusione degli elettori del M5S (la differenza è di 6,6 milioni di elettori), che dopo l’exploit nel 2018 potrebbero aver deciso di astenersi.

Il dato sull’affluenza alle elezioni 2022

Stando ai dati del Ministero dell’Interno, alle elezioni politiche 2022 l’affluenza è stata del 63,9%: un secco -9% rispetto alle precedenti elezioni 2018 (72,9%), ma soprattutto segnando un record negativo nella storia della Repubblica.

Quella del 2022, infatti, al momento è l’elezione col dato più basso di sempre.

Quella col record di votanti risale al 1958: 93,87% degli aventi diritto.

Fonte foto: ANSA

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