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Comandante del Bayesian interrogato per 2 ore sul naufragio: la sua versione e perché potrebbe finire nei guai

Naufragio Bayesian, il capitano Cutfield per due ore in Procura conferma la "tempesta improvvisa": si cerca la verità sull'incidente

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

A seguito del naufragio del Bayesian a Porticello (Palermo), i riflettori sono stati fin da subito puntati sul capitano James Cutfield. Neozelandese, classe 1973, al momento il comandante non risulta indagato. La Procura di Termini Imerese ha infatti aperto un’inchiesta per naufragio colposo contro ignoti, ma si sta cercando di definire le responsabilità di ognuno dei coinvolti. E il capitano Cutfield è stato sentito dagli inquirenti per ben due ore.

Naufragio Bayesian: la versione del capitano James Cutfield

Il capitano, al momento, è stato chiamato a raccontare la sua versione sul naufragio in qualità di persona informata sui fatti.

E la ricostruzione di Cutfield non ha purtroppo fornito una nuova chiave di lettura sugli eventi. Non è ancora chiaro il perché lo yatch sia affondato, così come non sono ancora chiare le varie responsabilità.

Mentre le indagini sono in corso, proseguono le ricerche di eventuali superstiti

La sua versione dei fatti, infatti, coincide perfettamente col racconto che gli altri superstiti della tragedia hanno fornito precedentemente alla Guardia Costiera.

Una cosa, però, è certa: nonostante il capitano James Cutflield non sia attualmente indagato, a lui spettava il comando la notte del naufragio. Era Cutfield a prendere le decisioni, così come spettava al capitano decidere se la situazione meteo fosse o meno pericolosa.

Bayesian: la tempesta improvvisa e il naufragio

Il racconto reso dal comandante James Cutfield in Procura parla ancora di una tempesta improvvisa.

Non l’abbiamo vista arrivare” conferma il capitano, che ha anche fornito dettagli preziosi in merito alle operazioni compiute dall’equipaggio nei critici momenti prima dell’affondamento del superyatch.

Per il momento, su nessun capo pende l’accusa di naufragio colposo. C’è però da dire che, al momento, sebbene l’accusa sia al momento contro ignoti, la procura è impegnata nella valutazione corretta delle condizioni meteo la notte del naufragio del Bayesian.

Sarà quindi necessario chiarire se tali condizioni siano state o meno valutate in maniera corretta, e se eventuali rischi siano stati adeguatamente considerati.

L’esperienza del capitano

Prima del naufragio del Bayesian, il capitano James Cutfield aveva cumulato diverse esperienze su yatch di lusso.

Secondo i racconti del fratello, Mark Cutfield, resi alla stampa neozelandese, il capitano avrebbe cumulato otto anni su imbarcazioni di lusso.

Prima della tragica esperienza sul Bayesian, ha infatti lavorato in posizioni di comando per un magnate turco.

Fonte foto: Getty

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