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Colonia di tartarughe azzannatrici a Roma: quali sono i pericoli per l’uomo e per la salute pubblica

Due ritrovamenti nel giro di pochi giorni a un chilometro di distanza fanno pensare a una colonia di tartarughe azzannatrici a Nord di Roma

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

A Roma Nord è allarme per la possibile presenza di una colonia di tartarughe azzannatrici. Gli esemplari di Chelydra serpentina catturati sono già due, a poca distanza uno dall’altro. Non è quindi escluso che le tartarughe, originarie del Nord America, abbiano trovato una zona adatta alla riproduzione.

Due ritrovamenti a poca distanza

Il primo ritrovamento è stato effettuato il 18 maggio scorso a Capena, alle porte di Roma, nel giardino di un’abitazione. A catturarla, senza ferirsi, è stato un uomo residente in zona, che ha poi avvertito i carabinieri.

La seconda tartaruga azzannatrice è stata ritrovata nelle campagne tra i comuni di Capena e Morlupo, a distanza di poco più di un chilometro dal luogo del primo ritrovamento.

Tartaruga affidata a un centro di recupero

Vista la grande risonanza mediatica del primo ritrovamento, la ragazza che ha rinvenuto la seconda tartaruga ha immediatamente chiamato il numero 1515 per le emergenze ambientali.

Sul posto è intervenuto l’esperto zoofilo Andrea Lunerti, che con l’aiuto dei carabinieri forestali ha catturato l’esemplare.

La tartaruga azzannatrice catturata è stata poi affidata al centro di recupero situato nel comune di Latina.

L’allarme lanciato dall’esperto

Ma quali sono i rischi per chi incontra una tartaruga azzannatrice? A rispondere è lo stesso Andrea Lunerti: “Occorre rinnovare l’invito a prestare la massima attenzione, affinché i bambini non tocchino questi esemplari, né cerchino di prenderli. A seconda delle dimensioni, le tartarughe azzannatrici possono recidere le falangi di un bambino o di un adulto”.

Secondo l’esperto, vista la vicinanza con il fiume Tevere, è probabile che questi esemplari abbiano iniziato a riprodursi.

Nel Nord America le tartarughe azzannatrici sono considerate pericolose non solo per l’uomo, ma anche per la salute pubblica. La legge italiana vieta la vendita e la detenzione di questi esemplari.

Fonte foto: ANSA

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