Cile, una enorme voragine si è aperta all'improvviso nel deserto. Mistero sulle cause
Una gigantesca voragine si è aperta in Cile, nei pressi di una miniera sotterranea di rame. Il buco sta crescendo di dimensioni, si indaga sulle cause
Mistero in Cile: una gigantesca voragine si è aperta nel fine settimana nel deserto nella regione di Atacama, nella zona dove è presente una miniera sotterranea di rame. La voragine, che ha forma circolare, ha un diametro di 32 metri. Si stanno svolgendo indagini e analisi tecniche per capire come si sia formata.
L’enorme voragine in Cile: quanto è grande
La gigantesca voragine si è aperta nel pomeriggio di sabato 30 luglio nei pressi della miniera sotterranea di rame di Alcaparrosa, nel territorio del comune di Tierra Amarilla, a circa 660 chilometri a nord della capitale Santiago.
L’enorme buco nella terra è di forma circolare e ha un diametro sulla superficie di 25 metri. Nelle ultime ore però il sindaco di Tierra Amarilla Cristobal Zuniga ha affermato che la voragine sta aumentando di dimensioni, e che si sentono delle frane nei pressi.
Rispetto ai 25 metri iniziali, il diametro del buco è cresciuto arrivando fino a 32 metri. Secondo gli esperti inoltre la voragine sarebbe molto più grande alla base, dove misurerebbe 48 metri di diametro.
Inizialmente era stata stimata una profondità di circa 200 metri, ma le successive misurazioni degli esperti del Servizio nazionale di geologia e minerario cileno (Sernageomin) hanno ridotto di molto questa misura. La voragine è profonda 64 metri.
Gigantesca voragine in Cile: si indaga sulle cause
Al momento non sono ancora note le cause che hanno portato alla formazione della gigantesca voragine. Gli esperti sono al lavoro per cercare di determinare l’origine dell’evento.
Sono in corso indagini e analisi tecniche per comprendere le esatte origini della voragine e per capire in particolare se la sua formazione sia dovuta in qualche misura alle attività di estrazione mineraria.
La miniera di rame di Alcaparrosa è gestita dalla società canadese Lundin Mining e fa parte del complesso di estrazione di Candelaria, che secondo dati del governo cileno produce più di 118mila tonnellate di rame ogni anno.
In un comunicato la società ha fatto sapere che sul fondo della voragine non sono stati trovati materiali, ma soltanto molta acqua. E ha annunciato di aver bloccato temporaneamente tutte le attività di estrazione.
Voragine in Cile, il sindaco accusa la miniera
Fortunatamente nell’apertura della voragine non sono state coinvolte persone o infrastrutture. L’enorme buco dista diverse centinaia di metri dalle prime abitazioni, e gli abitanti della zona temono che il terreno della zona sia diventato pericoloso e che possano aprirsi altre voragini.
Il sindaco di Tierra Amarilla, Cristobal Zuniga, ha chiesto alle autorità nazionali che venga fatta piena luce sulle cause del misterioso fenomeno e che venga chiarito che non ci sono rischi per la popolazione della zona.
Il primo cittadino accusa direttamente la miniera: “Questa – ha scritto sui social – è responsabilità della miniera, l’uso di acque sotterranee senza controllo, delle forti esplosioni che distruggono il suolo e le nostre case hanno generato questo rischio e dobbiamo essere sicuri come comune che questo non accada di nuovo in un altro posto”.