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Chiusura estiva per il Parlamento: deputati e senatori in vacanza per un mese, quando torneranno in servizio

Il Parlamento chiude per l'estate: i lavori riprenderanno ai primi di settembre, ma con calendari differenziati. Gli ultimi a tornare al lavoro saranno i senatori

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Chiusura estiva per il Parlamento italiano: deputati e senatori vanno in vacanza e torneranno fra i banchi ai primi di settembre. L’ultima seduta alla Camera si è conclusa alle 23:00 di mercoledì 7 agosto, un paio di giorni prima rispetto al calendario parlamentare. Il Senato aveva chiuso i battenti il giorno prima.

Gli ultimi lavori parlamentari

L’ultima fatica parlamentare alla Camera è stata l’approvazione del decreto Carceri, mentre al Senato era stata l’approvazione di una serie di testi fra i quali il decreto Infrastrutture, il Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2023 e le Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2024.

Quando riapre il Parlamento

È prevista una fine delle ferie differenziata per i vari parlamentari, a seconda del ruolo: i lavori delle Commissioni riprenderanno lunedì 2 settembre alla Camera e martedì 3 al Senato.

Nella foto, l’Aula di Montecitorio durante una votazione.

A Montecitorio si tornerà a lavorare martedì 10 settembre con la discussione generale sul Ddl Sicurezza e il voto sulle pregiudiziali. La vacanza più lunga spetta ai senatori che torneranno fra i loro scranni il 12 settembre. Ma attenzione: la data di rientro dalla pausa estiva, per quanto riguarda Palazzo Madama, deve ancora essere confermata.

Secondo il calendario dei lavori, la prima seduta comune è prevista per martedì 17 settembre alle 12:30 per l’elezione di un giudice della Corte costituzionale. Lo scorso anno la chiusura estiva andò dal 7 agosto al 4 settembre.

Gli appuntamenti caldi della politica italiana

Ma l’appuntamento più caldo della politica italiana è quello con la riforma del premierato, che la premier Giorgia Meloni ha definito “la madre di tutte le riforme”. Sarà la Commissione Affari Costituzionali della Camera a iniziare l’esame della riforma che ha visto le opposizione alzare le barricate.

C’è poi il nodo dell’Autonomia differenziata, contro la quale è partita una raccolta di firme. Ma non è tutto: anche il governo Meloni, come i suoi predecessori, ha avviato un dibattito sulla riforma della legge elettorale.

Una bozza di riforma è allo studio della ministra per le Riforme Istituzionali, Elisabetta Casellati. Secondo le intenzioni della ministra, il testo potrebbe essere pronto già in autunno.

Seguiranno le discussioni sul decreto Omnibus, grande classico di ogni legislatura, e sulla riforma del Codice della Strada fortemente voluto da Matteo Salvini.

Fonte foto: ANSA

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