Chiesta condanna 7 anni e mezzo per ex assistente di Gina Lollobrigida: di cosa è accusato Andrea Piazzolla
Chiesti 7 anni e mezzo per l'ex assistente dell’attrice, accusato di circonvenzione di incapace per averle sottratto beni dal patrimonio personale
Sette anni e mezzo di reclusione: è questa la richiesta di condanna avanzata dalla pm di Roma Eleonora Fini nei confronti di Andra Piazzolla, ex assistente e factotum di Gina Lollobrigida, accusato di circonvenzione di incapace per aver sottratto beni dal patrimonio dell’attrice tra il 2013 e il 2018.
La richiesta della pm
7 anni e mezzo di reclusione per Andrea Piazzola, ex assistente e factotum di Gina Lollobrigida, l’attrice scomparsa lo scorso 16 gennaio: è questa la richiesta avanzata da Eleonora Fini, pm di Roma.
Andrea Piazzolla è accusato di circonvenzione di incapace per aver sottratto beni dal patrimonio dell’attrice tra il 2013 e il 2018, un addebito arrivato anche grazie alla rappresentante dell’accusa, che ha evidenziato lo “stato di fragilità” in cui si trovava Lollobrigida nel periodo precedente il decesso.
“Perché si possa dire realizzato il reato sono necessari vari elementi. In particolare uno squilibrato rapporto tra vittima e imputato. Questi dovrebbe aver manipolato la vittima. Quindi dovrebbe averla spinta a compiere un atto contro sé stessa. Sullo stato di fragilità di Gina Lollobrigida c’è l’incidente probatorio che lo prova”, ha detto la pm.
Le fragilità di Gina Lollobrigida
Come evidenziato dalla pm, e come concluso dai periti, in accordo con i consulenti tecnici dell’accusa, Gina Lollobrigida soffriva di “un indebolimento della corretta percezione della realtà. Si parla di compromissione decisionale della signora in modo molto chiaro. La corte parla di deficienza psichica in maniera esplicita”.
Una condizione che, a causa di “isolamento affettivo” e di altre vicissitudini personali e familiari, ha reso l’attrice, che aveva già superato i 90 anni, confusa e vittima di suggestioni.
“La signora era nelle mani dell’imputato – aggiunge ancora la pm – Piazzolla è stato il migliore factotum della Lollobrigida ma il rapporto di squilibrio nasce quando lei si convince che lui sia insostituibile. Le viene fatto credere questo. Inoltre si crea un isolamento attorno a lei”.
La Jaguar dell’attrice
Oltre all’accusa di circonvenzione di incapace, Andra Piazzolla è stato anche rinviato a giudizio per essersi appropriato della Jaguar dell’attrice, che gli ha fruttato circa 130mila euro. Una somma in parte “autoriciclata, in modo da ostacolare concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa”.
La vendita della vettura risalirebbe al 2019, un periodo nel quale il consistente patrimonio di Gina Lollobrigida era già stato abbondantemente intaccato. Degli oltre nove milioni di euro stimati, sui quali verte la contesa, sarebbero rimasti circa 500mila euro, ai quali bisogna aggiungere il valore di una villa.
I beni dell’attrice sarebbero stati venduti negli anni da Piazzolla, amministratore unico della società “Vissi d’arte”, che gestiva il patrimonio della Lollobrigida. I proventi di queste cessione sarebbero in parte scomparsi, e in parte trasferiti su un conto nel Principato di Monaco, intestato alla Lollobrigida ma di fatto gestito da Piazzolla.