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CRONACA NERA

Chiara Petrolini in carcere, svolta del Riesame: la madre dei neonati morti a Parma era ai domiciliari

Chiara Petrolini finisce in carcere. La decisione del Riesame sul caso dei neonati morti a Parma porta alla conclusione della tragica vicenda

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Il tribunale del Riesame di Bologna ha disposto il carcere per Chiara Petrolini, la giovane di 21 anni indagata per l’omicidio di due neonati, i cui corpi sono stati ritrovati sepolti nel giardino della sua casa a Traversetolo. La ragazza era inizialmente agli arresti domiciliari, ma la Procura di Parma ha fatto ricorso, ottenendo ora una svolta decisiva.

La decisione: Chiara Petrolini in carcere

Il Riesame ha accolto integralmente l’appello della Procura di Parma, che chiedeva la custodia cautelare in carcere per Chiara Petrolini. I giudici hanno stabilito che la giovane debba essere incarcerata per l’omicidio premeditato del neonato ucciso il 7 agosto 2024 e per la soppressione dei cadaveri, compreso il bambino partorito il 12 maggio 2023.

L’esecuzione della misura è stata sospesa fino alla definitiva decisione e al possibile ricorso in Cassazione. “Prendo atto della decisione del Tribunale di Bologna. Pur attendendo di leggere le motivazioni, anche in vista di un ricorso per Cassazione, ribadisco che, come già detto, a mio avviso gli arresti domiciliari sono in realtà adeguati al contenimento delle esigenze cautelari proprie di questa vicenda (su cui unicamente occorre concentrarsi)”, ha detto l’avvocato Nicola Tria.

In foto l’auto con Chiara Petrolini

“D’altro canto – ha proseguito – la misura cautelare non può e non deve mai rappresentare un’anticipazione della pena”.

Cosa ha confermato il Riesame

La decisione del Riesame arriva a seguito dell’udienza del 15 ottobre, durante la quale la Procura ha ribadito la necessità del carcere per Chiara Petrolini. Secondo l’accusa, la giovane avrebbe nascosto entrambe le gravidanze e, con un “disegno” premeditato, avrebbe cercato di sopprimere i neonati.

La Procura aveva già chiesto il carcere in precedenza, ma il Gip aveva optato per i domiciliari, ritenendo sufficiente il controllo da parte dei familiari conviventi.

La Procura ha contestato questa misura, sottolineando che i genitori della giovane, che non si erano accorti delle gravidanze, non potevano garantire un controllo adeguato. Il Tribunale ha infine accolto le preoccupazioni della Procura, ma rimane in attesa delle motivazioni che saranno depositate entro 45 giorni.

Si chiude la storia dei neonati morti a Parma

La vicenda di Chiara Petrolini ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Nell’agosto del 2024, il corpo del primo neonato è stato scoperto casualmente nel giardino di casa sua.

In seguito, sono stati rinvenuti i resti di un secondo neonato, partorito a maggio del 2023. Le gravidanze erano state tenute nascoste a tutti, incluso l’ex fidanzato e padre dei bambini.

Durante gli interrogatori, la ragazza ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, rimanendo in silenzio di fronte agli inquirenti.

Fonte foto: Facebook Chiara Petrolini / ANSA

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