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CRONACA ESTERA

Chi era la vittima dell'attentato a Tel Aviv Alessandro Parini: il ricordo dei genitori e degli amici

Chi era Alessandro Parini, il turista romano di 35 anni che è morto nell'attentato avvenuto a Tel Aviv nella serata di venerdì 7 aprile 2023

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Si chiama Alessandro Parini il turista italiano di 35 anni ucciso nell’attentato compiuto con un’automobile lanciata sulla folla sul lungomare di Tel Aviv, in Israele, nella serata di venerdì 7 aprile.

Chi era Alessandro Parini: il ricordo dei genitori

Come riporta l’agenzia ‘ANSA’, i genitori di Alessandro Parini, lasciando la casa del figlio a Monteverde, a Roma, hanno raccontato che i suoi segni distintivi erano “la semplicità, la riservatezza, e la modestia”. I genitori di Alessandro Parini hanno poi aggiunto: “Dove è arrivato e i traguardi da lui ottenuti non li conosceva nessuno, solo lo studio per cui lavorava. Alessandro era fatto così”.

La salma di Alessandro Parini “dovrebbe rientrare nei prossimi giorni in Italia”. Lo ha dichiarato a ‘SkyTg24’ il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando la “vicinanza del governo” alla famiglia e ricordando di aver “parlato a lungo con il padre” del ragazzo.

La polizia sul luogo dell’attentato a Tel Aviv.

Le parole dei vicini di Alessandro Parini

‘La Repubblica’ riporta il ricordo di un vicino di casa di Alessandro Parini: “Lavorava già in un bello studio legale di diritto amministrativo a soli 35 anni, aveva un futuro spianato”. Un altro vicino ha aggiunto: “Andava a fare jogging a Villa Pamphilj ed era cortese con tutti”. Le parole di un altro conoscente: “Era educato e riservato. Viaggiava tanto e viveva da solo. L’avevo visto prima di partire. Era felice, certamente come chiunque a prima di un viaggio. Era un bravo ragazzo. Una persona meravigliosa ma in questo momento ogni parola sarebbe superflua”.

Il ricordo di una collega di Alessandro Parini

Questo, invece, il ricordo di Margherita Scalise, avvocato amministrativista e collega di Alessandro Parini: “Tra noi giovani avvocati amministrativisti ci conosciamo tutti e siamo sconcertati. Ieri sera (venerdì, ndr) si sapeva solo il nome e ci chiedevamo se potesse essere lui, poi questa mattina purtroppo abbiamo visto la foto. Quando senti di questi attentati sembrano così distanti e invece poi ti rendi conto che può succedere a chiunque”.

La collega di Parini ha poi aggiunto: “Alessandro lo conoscevo da quasi 10 anni, aveva tanti amici e sempre tanto da raccontare, a livello professionale e umano. L’ultima volta che l’ho visto mi aveva parlato del viaggio che aveva fatto a New York. È una tragedia assurda, inspiegabile. Lo ricorderemo come un ragazzo buono a cui era impossibile non volere bene”.

Il racconto dell’attentato di un italiano che era con Alessandro Parini

‘La Repubblica’ riporta anche il racconto di uno dei giovani italiani che faceva parte del gruppo di turisti coinvolti nell’attentato di Tel Aviv: “Abbiamo sentito il rumore dell’auto che ci passava accanto, poi gli spari e ci siamo dispersi. Quando siamo tornati indietro abbiamo visto Alessandro steso in terra nel sangue”.

Il testimone ha aggiunto: “Eravamo appena arrivati in città e stavamo andando a raggiungere l’altra metà della comitiva in un ristorante di Giaffa”.

Fonte foto: ANSA / Facebook Matteo Salvini

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