Chi è Nino Di Matteo, magistrato sotto scorta più votato al quarto scrutinio per il Quirinale dopo Mattarella
Nino Di Matteo è stato il più votato dopo Sergio Mattarella al quarto scrutinio del voto per l'elezione del presidente della Repubblica
Al quarto scrutinio per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, il nome più votato è stato quello del Capo di Stato uscente Sergio Mattarella, che ha totalizzato 166 presenze. Alla seconda posizione di questa classifica virtuale c’è Nino Di Matteo, con 56 voti.
Chi è Nino Di Matteo
Nino Di Matteo, all’anagrafe Antonino Di Matteo, è un magistrato italiano, nato a Palermo il 26 aprile 1961. A causa della sua attività, Di Matteo è sotto scorta dal 1993.
È entrato in magistratura nel 1991 come sostituto procuratore alla DDA di Caltanissetta.
Nel 1999 è diventato Pubblico ministero a Palermo. Ha iniziato a indagare sulle stragi di Mafia in cui hanno perso la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli agenti delle rispettive scorte, oltre che sugli omicidi di Rocco Chinnici e Antonino Saetta.
Dal 2012 è presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo. Nel 2019 è stato eletto consigliere del Consiglio superiore della magistratura.
Chi ha votato Nino Di Matteo
Il nome di Nino Di Matteo è stato indicato per il Quirinale dai parlamentari ex Movimento 5 Stelle de L’Alternativa, al posto di Paolo Maddalena, votato nei giorni scorsi.
Quarto scrutinio Quirinale: l’esito della votazione
Nel quarto scrutinio per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, che ha registrato una nuova fumata nera dopo quelle verificatesi nei giorni scorsi, gli astenuti sono stati 441, mentre le schede bianche sono scese a quota 261.
L’attale presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha totalizzato 166 voti (nella giornata di mercoledì ne aveva ottenuti 125).
Nino di Matteo ha invece ottenuto 56 voti.
Gli altri votati: 8 voti per Luigi Manconi, 6 per la ministra della Giustizia Marta Maria Carla Cartabia, 5 per l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi, 3 per Giuliano Amato, 3 per Pier Ferdinando Casini, 2 per la direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza Elisabetta Belloni. I voti dispersi sono stati 20, le schede nulle sono state 5.
La quinta votazione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica è in programma venerdì 28 gennaio 2022 alle ore 11. Lo ha comunicato in aula il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico. Con questo annuncio Fico ha confermato che non si procederà alla doppia votazione, come invece era stato suggerito da alcuni esponenti politici in questi giorni.
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